Sabina Guzzanti: Vilipendio Tour, Teatro Ambra Jovinelli 27-28-29 Marzo 2009
Vilipendio tour nasce dall’esperienza di Piazza Navona, dove l’8 Luglio 2008 l’inarrestabile Sabina salì sul palco e si lanciò in invettive prevalentemente contro il Ministro delle Pari Opportunità e contro la costante ingerenza del Vaticano nella vita politica italiana. Le reazioni a quella particolare giornata furono molteplici, un susseguirsi d’ingiurie contro la stessa Guzzanti lanciate dai giornali, un’opinione pubblica ‘ferita’ da cotanta ‘ferocia’ e ‘volgarità’. Io che ero presente in Piazza Navona quel giorno ho solo riso e deciso che valeva sicuramente la pena vedere a teatro la scoppiettante Sabina.
Lo spettacolo si apre con una delle migliori imitazioni del Presidente del Consiglio, che invita ad accomodarsi in teatro, invito rivolto agli spettatori, ma soprattutto alle spettatrici! L’ironia è pungente e l’allusione alla virilità oltremisura del premier più che mai evidente ed esilarante, senza voler svelare ulteriori dettagli per non rovinare la sorpresa a chi avrà l’opportunità di vedere lo spettacolo nelle repliche in programma.
Lo spettacolo prosegue per due ore abbondanti senza sosta. La Guzzanti alterna sketch, imitazioni, canzoni rappate (con il supporto di due ottimi musicisti dal vivo) e danze. Danze e musica, per supportare ciò che di lei dicono i giornali, showgirl nonché soubrette, con ironia ovviamente. Su un grande schermo alle spalle del palco si susseguono, supportate da un bel lavoro di editing grafico, immagini, vignette, componimenti, tutto a supporto delle vicende via via narrate dalla Guzzanti.
L’impronta dello spettacolo è prettamente politica e la vicenda di Piazza Navona, con le sue conseguenze, è il filo conduttore dello spettacolo. Nonostante ci sia molta satira pungente e divertente, a volte i monologhi sulle personali vicende stancano un pochino, sembrano quasi una costante giustificazione e ragionamenti a voce alta. Ci si rende conto che gestire una querela per diffamazione da un milione di euro, unita poi ai pesanti attacchi giunti da più provenienze, non è banale e inficerebbe la vita di chiunque, ma come filo conduttore dello spettacolo è forse debole.
Molto divertenti la finta poesia di Bondi dedicata al premier, l’imitazione della ‘signorina’ intercettata nella vicenda Berlusconi-Saccà (con relativa grafica di accompagno) e le danze della Guzzanti. Meno suadente la Guzzanti in versione rapper, ma comunque efficace nei contenuti! In fondo, una trovata divertente per spezzare il ritmo di uno spettacolo che vede in scena la sola Guzzanti, senza mai cambi d’abito o di scena.
Ancora una volta, assistendo ad uno spettacolo di satira, ci si rende conto che è ormai uno dei pochi momenti per avere informazioni vere, che i normali mezzi d’informazione, nella maggior parte dei casi non trattano. Sorprendente scoprire come una legge sia cambiata e qualcuno ne abbia goduto, senza che la notizia abbia avuto la benchè minima diffusione. Forse Sabina Guzzanti è sulla via di Grillo, meno satira e più incazzatura, ma siamo noi in grado di stabilire cosa è satira e cosa non lo è? Certo è sicuro che, fin quando i comici non potranno tornare a rilassarsi, le splendide imitazioni di Valeria Marini o Moana Pozzi non troveranno più spazio.
Recensione by Lisa e foto di Rosa Rosae
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