Lug 072013
 

Roma, Teatro Alba 49, 9 giugno 2013

★★★½☆

Non si può proprio parlare di reading dopo aver visto “L’elefante, il nonno, il cactus” al teatro Alba 49 in Roma, perchè la messa in scena del libro omonimo riesce a essere uno spettacolo a pieno titolo. Più precisamente la denominazione che la scrittrice e regista Alessia Gabbianelli dà della sua opera è di lettura teatralizzata.
Gli ingredienti sono semplici, si parte appunto dalla lettura del testo che presenta momenti di bella scrittura, si procede con musiche originali composte appositamente per lo spettacolo dalla stessa Gabbianelli e dai suoi colleghi musicisti Giulio Ceresani e Andrea Onori, si passa attraverso l’intensa interpretazione dell’attrice principale Maria Grazia Torbidoni e si approda a una messa in scena a dir poco minimalista, ma che riesce a condurre l’immaginazione nei luoghi e nelle atmosfere di cui parla il libro.
Semplice, curato ed essenziale questo atto unico racconta la storia di un nonno amato e morente e di come la nipotina si prepari all’evento inelluttabile della morte.
E’ molto importante nello svolgimento di questa lettura teatralizzata la colonna sonora, il materasso di suoni sul quale giacciono e vivono le parole, alcune volte fungendo da mero sottofondo, altre volte dando ritmo alle frasi, altre volte ancora diventando ancor più narrativa dello stesso testo.
“L’elefante, il nonno, il cactus” è la prova che in teatro l’illusione è tutto. Parola e immaginazione se ben congegnate spostano le pareti e ti fanno vivere quel che vogliono loro.
Pareti piccole quelle del teatro Alba 49, una sala di 60 posti con un piccolo palco triangolare dedito soprattutto a concerti jazz o acustici. Teatro che però con l’iniziativa dell’apericena compresa nel prezzo del biglietto, ti regala un momento di relax prima di assistere allo spettacolo o al concerto. In una grande e caotica città come Roma, dopo una giornata di lavoro e stress continuo, è senza dubbio un espediente riuscito che aiuta a rilassare il pubblico e a renderlo più ben disposto nei confronti degli artisti che di lì a poco saliranno sul palco!

Recensione di Claudia Pignocchi

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