Roma, Teatro Belli, fino al 27 gennaio 2013
Un armadio capiente, pieno di ricordi. Due donne e l’orrore della Shoah. Il testo di Gianni Guardigli, rappresentato al Teatro Belli di Roma e pluripremiato, indaga sui sentimenti di chi l’orrore l’ha inferto e l’ha subito, sui sensi di colpa, sui riti ripetuti all’infinito per ricordare, per non impazzire. “Erinnerung”, questo il titolo dello spettacolo, significa memoria, ricordo; su questa scia ci conduce l’autore nella Giornata della memoria e lo fa attraverso le parole di due donne anziane, che, precisa, “volteggiano in un ambiente dominato dal grande armadio, che rappresenta tutto quello che si ha, che si aveva, che si è perduto o, paradossalmente, che si vorrebbe avere”. Due personaggi per due monologhi che non si dimenticano, “Kapò” e “Il compleanno”. L’istintiva rabbia che lo spettatore prova nei confronti della sorvegliante del campo di concentramento, lascia il posto alla comprensione e alla pietà verso chi ha sbagliato, ma al tempo stesso non ha avuto scelta. Il dolore per la vicenda umana della signora ebrea – che di anno in anno rievoca la giornata in cui furono deportati i suoi familiari, che coincide con il proprio compleanno – scivola verso la compassione per una ferita che non potrà mai rimarginarsi.
Gianni Guardigli, che ha curato anche la regia, ha ottenuto con questo testo il premio Rosso di San Secondo nel 1998 e una segnalazione speciale al Premio Riccione per il teatro nel ’95. Ottima l’interpretazione delle due attrici, che fanno valere in scena la loro esperienza e professionalità. Michela Martini, nel ruolo della kapò nel primo monologo, e della governante nel secondo, ha lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Carmelo Bene e Giuliano Montaldo. Dorotea Aslanidis, nel ruolo della protagonista ebrea del secondo monologo, ha lavorato con registi come Gianfranco De Bosio, Mario Missiroli e lo stesso Ronconi.
recensione di Daniela Delli Noci