Malmo: Palloni Aereostatici (Autoprodotto 2014)
Cosi si presentano i campani Malmö, una gran bella sorpresa del cyberspazio musicale:”Le idee più geniali, genuine, autentiche,potenti, determinate ed emozionanti, nascono sempre fuori ad un bar di provincia. Ed è proprio fuori quel bar, con un bicchiere in mano, che ci siamo incontrati, ci siamo sviscerati e abbiamo sognato insieme ad occhi aperti”. E qua torniamo al concetto a me caro della provincia pulsante italiana. E “Palloni aereostatici” è un insieme di brani sognanti, preziosi, curati, il tutto registrato in presa diretta con una bella voce e ottimi arrangiamenti (bello il cambio di passo de “Il principio di Archimede”)
Racconta Daniele “A volte sono le affinità emotive, caratteriali, a far incontrare le persone,
più che la musica stessa. Se oltre ad essere buoni amici si condivide anche il gusto per le cose poi, diventa più facile dare forma alle nostre intenzioni. Noi lavoriamo duro e non abbiamo fretta, non ne abbiamo mai avuta.
Continuiamo ad entusiasmarci nello scrivere canzoni e immaginare di suonarle su un palco,proprio come tutti i ragazzini che mettono su una band, con la stessa incosciente voglia di voler solo suonare”. Una band certamente da seguire.
Codeina: Allghoi Khorhoi (Autoprodotto, 2014)
Secondo lavoro full lenght per i lombardi Codeina che affidano a un verme mongolo della morte il titolo di questo lavoro.
Un disco senza mezza termini, il trio è alle prese con un rock duro, verace, a tratti onirico con una sezione ritmica in grande spolvero.
Un disco molto ben suonato, con interessanti tracce vocali che si intrecciano a un wall of sound che non perde un colpo.
E d’altronde le storie vomitate da Mattia Galimberti sono storie di denuncia (“Crepa”), di odio del consumismo di massa (“71”) e non potrebbero avere un vestito migliore. O una chiavetta Usb visto che l’album è acquistabile anche in questo formato. Sign of the times.
Cum Moenia: (Sinusite Records/Fridge 2015)
Ora scendiamo verso Palermo, in questo viaggio schizofrenico dell’Italia che suona,e chiunque faccia uscire un singolo come “Yersilia” è degno della mia massima ammirazione. Il singolo dei Cum Moenia appunto è un viaggio onirico che nulla ha di radiofonico o di “accessibile” al grande pubblico e questo denota una grande dose di voler fare le cose che piacciono senza inutili concessioni. E il brano è veramente delizioso e ci apre la porta sul loro mondo musicale e umano, che in questo caso ha lo stesso titolo del singolo.9 brani (Altro gran bel brano “Miles”) piu uno Shiva remix di “Felix” (gran bella seconda traccia con un cantato che arriva alla fine) per loro. Post Rock? Alternative? Solo bella musica tra suoni acustici e elettronici che fa viaggiare mente e anima.
Psychovox: Somnus (Prismpaco 2014)
Sono invece arrivati al quarto lavoro i lombardi Psychovox, tra attività live, uscite discografiche e video premiati (per il brano “Sicilia” al Zerotrenta cortofestival 2009 di Argenta)
La voce di Laura Spada (autrice anche dei testi) ci guida per sette brani molto affascinanti e evocativi, mai banali, con ritmiche molto intriganti (“La coda dell’Elefante”,”Febbre indiana”) e con testi molto belli che si fondono perfettamente con le atmosfere soniche. Un disco molto particolare e degno di nota proprio per la capacità di portarti dentro una dimensione molto densa. Bella la chiusura del disco con “Anna”.
Disco Noir: Aware (Autoprodotto 2015)
“Amarsi ora è come iscriversi a Myspace”, cito questa frase della traccia n 4 “L’amore Demodè” per introdurre “Aware” dei Disco Noir, interessante elettro pop cd di questa formazione milanese che come recita il comunicato stampa ama il pop dolceacre. Ed è un sentimento ricorrente scorrendo le undici traccie di questo bel lavoro, dai suoni molto belli e dai testi mai banali. Una band già che si mise in evidenza nel prestigioso Pending Lips Festival.
A parte il singolo su citato, tutto il disco si lascia ascoltare molto bene, con “Viola” altro potenziale singolo. Una menzione speciale per Simone Sproccati che presso i suoi studi sta registrando band e artisti molto interessanti.
Recensioni di Fabrizio Fontanelli