Flebologic: Shipwreck
Shipwreck è l’ep di debutto dei Flebologic, formazione della bassa bergamasmca, un progetto molto giovane che si è già messo in luce nelle finali di Italia Wave. Per questo ep di debutto la band ha scelto la produzione di Paolo Mauri (già al fianco di Afterhours, Luci della Centrale Elettrica e Calibro 35). Questa unione artistica da vita a questo dischetto di 5 traccie (piu una ghost track) dove i Flebologic non esitano a giocare con tutte le loro influenze che vanno dal dub ai suoni oscuri del blues con una buona spruzzata di psichedelica visione e richiami giamaicani. L’ep inizia con la title track l’incalzante “Shipwereck” che mette subito in risalto le doti vocali di Chenzo, ma sono la calda e bluesy “Crawlin Form” (bellissimi i suoni di chitarra elettrica) e “Mis(s) understanding” i brani che a primo ascolto si insinuano dentro.
Più sentite invece le atmosfere dub di “Angel Dub” con suoni però sempre di ottimo livello che dimostra come la band non ha nulla da invidiare come attitudine a band del genere molto più blasonate.
Una particolarità del prodotto che fa da cartina da tornasole dell’intero progetto è quella che le prime 150 copie del disco sono state realizzate da Marco Rossi (synth-drum machine e piano) che ha curato i disegni rendendo ogni copia così unica.
Un sentito e ben riuscito omaggio a tutte le influenze dei componenti dei Flebologic che ora aspettiamo con l’esordio alla lunga distanza dove vedremo come si evolverà il loro percorso umano e musicale, sperando in più atmosfere bluesy calde,intriganti e psichedeliche.
Recensione di Fabrizio Fontanelli