Ida Elena è una giovane e interessantissima cantautrice romana che ultimamente è molto sulle scene con vari interessanti viaggi musicali in attesa di pubblicare a breve il suo primo cd a suo nome “Dark and light” che,come il titolo mostra, è ambientato tra tenebre e luce, con antichi suoni, tanti prestigiosi ospiti una vera e propria summa del suo percorso umano fino ad ora. Ho la graditissima occasione di scambiare quattro chiacchere con lei in occasione dell’uscita del brano, con relativo video di The Ballad of the Silver Lady. Con la regia di Giulia Carlo De Carlo il video vede con la partecipazione del musicista tedesco Albert Dannenmann. al fianco di Ida Elena nei “Blackmore’s Night” il tributo in chiave “opera rock” a Ritchie Blackmore che ripercorre la sua storia dagli inizi fino ai giorni nostri in un susseguirsi di musica, immagini e video, in una dimensione a metà tra il multimediale e il teatrale.
Partiamo proprio dall inizio. Presumo visto il tuo percorso artistico che musica e letteratura abbiano giocato un ruolo fondamentale e imprendiscibile
Ida: Non solo musica, non solo letteratura, la mia intera esperienza di vita finora : cinema, teatro, persino parlare con i bambini è per me fonte d ispirazione, anzi, quest ultima è una grande ispirazione, perché i bambini non hanno ancora sviluppato i “filtri” che non ti permettono di vedere la realtà, che altro non è che una nostra proiezione fantastica di come sia il mondo, visto che ci illudiamo di sapere tutto. Tornando alla letteratura, chiaramente fantasy, mitologia greca e celtica ed avventura sono i miei generi preferiti: credo che questi generi racchiudano nella “morale” finale molta più verità di quanto non si pensi, e dunque questo è ciò che cerco di esprimere nei miei testi: immagini retoriche, metaforiche e fantastiche che vogliono ricollegarsi ad un concetto estremamente realistico, in realtà.
Sei una cantante molto attiva anche in europa con i tuoi molteplici progetti. Come viene percepito fuori l’essere un artista italiano oggi? Che ambienti hai trovato e che percezione hai poi tornando a casa dopo un esperienza all’estero? rabbia, voglia aumentata di affermare il proprio percorso, o una rassegnazione alla cui alla fine non ci vogliamo mai volgere?
Ida: Essere attivo credo sia necessario per chi vuole intraprendere un percorso artistico, dalla stasi non nasce niente, forse un po di relax, ma non deve essere una regola o rischi di appiattirti come artista e come essere umano. Le differenze culturali si percepiscono sempre meno ormai, forse l italia viene riconosciuta come paese dalla grande importanza storica e dalla bellezza artistica e quindi, di solito, un italiano trova calore ed entusiasmo “fuori”. Tornando a casa, la differenza che noti è che, a causa della forte crisi economica, le persone non hanno voglia di pensare, vogliono solo staccare la spina dopo il lavoro, cercano la sicurezza, venendo meno quella economica. La musica ha risentito proprio di questa ricerca della sicurezza, non si scommette più sul nuovo e si ritorna alla stasi che, come dicevo prima, nuoce gravemente all arte. Questo è ciò che respiro ogni volta che rimetto piede nel mio amato paese.
Stai promuovendo questa “The ballad of the silver dressed lady” di cui è stato girato anche un video in piena ambientazione fantasy. Come è nato questo brano in collaborazione con Albert Dannenmann, già al nei Blackmore’s Night (la band di rock rinascimentale fondata appunto dall ex Deep Purple Ritchie Blackmore e da Candice Night)?
Ida:Questo brano è qualcosa di cui mi sento molto orgogliosa. Anzitutto bisogna dire che il mio chitarrista Marco Carpita, con cui suono anche nei Morning Star, mi ha praticamente messo “sotto pressione” per andare a seguire un paio di concerti dei Blackmore’s Night in Germania: secondo lui in un ambiente amichevole e disteso come quello del backstage, sarebbe stato più facile parlare ad Albert di un mio progetto musicale. Così ho comprato biglietti aerei e per i concerto. Il brano ancora non c era! A un paio di settimane dalla partenza, l’illuminazione! Ho registrato il brano con il mio cellulare e, con i giorni contati, ho realizzato un arrangiamento e ci ho messo sopra la voce. Dopo il primo concerto, ho portato il cd ad Albert. Finito il tour dei BN mi ha scritto: ” Ida, vorrei venire in Italia ad incidere il brano”. Puoi immaginare mia reazione?
Questi incontri magici, come il mio con Liam O’Maonlai per il nostro cd, ci lasciano sempre un energia e un marchio indelebile nel nostro percorso umano. Dimostrano come veramente l’arte è una forza incredibile per abbattere ogni barriera culturale, fisica..quando le energie si mettono in moto succede qualcosa di veramente magico….
Ida:Credo molto nell energia! Lho sentita lavorando con Albert, con Gaby Koss e persino a distanza, ad esempio con le Sisters of the Moon. Pensare che avrei potuto lavorare con artisti di questo calibro, ha fatto sì che io trovassi l ispirazione per Dark and light; quest album infatti, vedrà molte collaborazioni illustri.
Credo che anche loro abbiano avuto la stessa percezione energetica che ho avuto io. Diciamo solo che ancora non ci credo !
E noi crediamo che sentiremo parlare molto di Ida Elena nei mesi a venire sia per il suo nuovo cd “Dark and light” che per i Morning Star e per i Dark Side of Venus la band di Licia Missori che ho avuto occasione di vedere più volte live ed è un nome da segnare nelle vostre agende per andare a curiosare.
Intervista di Fabrizio Fontanelli