Roma, Monk Club, 4 novembre 2015
Metti una sera novembrina, una scelta quasi last minute, un ascolto fugace sulla pagina di presentazione del concerto, e di colpo il tutto si trasforma in uno dei più bei concerti dell’anno per chi scrive. Una scoperta quasi per caso che si trasforma in certezza: Kitty Daisy & Lewis è uno degli acts più interessanti che ci sono in circolazione.
Indagando poi su questa touring family si scoprono storie affascinanti: il loro nuovo album, il terzo,(Titolo proprio “The Third” e per chi scrive il loro miglior prodotto) è stato registrato con un 16 tracce analogico in uno studio ricavato da un ristorante indiano abbandonato a Camden Town. Il cd è stato prodotto da Mick Jones (Clash). Già questo basterebbe per garanzia, ma ci sta molto di più, sin dagli inizi la famiglia Durham ha guadagnato fans del calibro di Amy Winehouse, David Lynch, Chris Martin, Eagles of Death Metal, Dustin Hoffman, e Ewan McGregor.
Aprendo inoltre il tour di “Viva la Vida” dei Coldplay tra le ultime cose.
Ed è un assoluta delizia per le orecchie e la visuale vedere questa famiglia esplosiva sul palco. I tre fratelli Durham (Kitty, Daisy & Lewis appunto) e i loro genitori sono tutti eccellenti polistrumentisti.Solo la mamma Ingrid è stabile al basso o contrabbasso e il babbo Graeme Durham alla chitarra. (Quest’ultimo molto in ombra sul palco).
Il resto è tutto un vortice di cambi strumenti, e tutti lo fanno dannatamente bene, anche meglio dell’altro. Pop music, R ‘n B, blues, psichedelia, Soul, Country, Jazz e Ska sono tutti mischiati alla grande, in un turbinio e di colori (gli scintillanti vestiti glitterati delle sorelle Durham), il pubblico balla senza fine completamente assorbito dall’energia contagiosa della famiglia, che ci inonda di musica senza tempo e assolutamente fluida dove tutto il loro mondo confluisce, tanto dal scordarsi di essere a Roma, proiettati magari in qualsiasi live club londinese. Come quelli che magari frequentava la Amy Winehouse per esempio.
E che divertimento per 3 brani vedere un trombettista giamicano Eddie “TanTan” Thornton irrompere sul palco con i suoi “Yeah” e la sua aria dinnoccolata, la “Good Looking Woman” del concerto è uno dei momenti più alti della serata.
La band suona divertendosi, i cambi strumenti sono frenetici, Lewis alla chitarra si lancia in trame sonore rockabilly che è una meraviglia, il pubblico è sempre più rapito e scorrono sorrisi e grandi energie sul palco del Monk.
Una Famiglia assolutamente da scorprire su ogni canale disponibile con appunto, come dicevo, particolare attenzione al loro “The Third”disco veramente notevole dove si è portati a maturazione tutta la miscellenea sonora con cui sono cresciuti i ragazzi giovanissimi (tutti sotto i 30 anni) e che amano riproporre con assoluta naturalezza e gioia.
Setlist
Bitchin’ in the Kitchen
Feeling of Wonder
Baby Bye Bye
It Ain’t Your Business
Don’t Make A Fool Of Me
Turkish Delight (feat. Eddie “TanTan” Thornton)
Whenever You See Me (feat. Eddie “TanTan” Thornton)
Good Looking Woman (feat. Eddie “TanTan” Thornton)
Never Get Back
No Action
Whiskey
Developer’s Disease
Messing With My Life
Going Up The Country
Live Report e foto di Fabrizio Fontanelli