Roma, Monk Club, 24 ottobre 2015
Un gruppo facebook recitava, parafrasando un loro brano “Ringrazio Dio se mi fa tornare assieme gli Scisma”.
Per chi non lo sapesse gli Scisma sono stati ( o sono, ma di questo ne parleremo dopo) una delle band di riferimento della scena musicale italiana. Nati negli anni 90 la band debuttò con il cd autoprodotto “Pezzettini di carta” diventando in pochi anni una delle band culto passando dopo un altra autoproduzione “Bombardando Cortina” alla Emi e ai successi di Arezzo Wave, Rock Targato Italia e alla produzione di Manuel Agnelli degli Afterhours per “Rosemary Plexiglass” del 1997.
Dopo “Armstrong” del 1999 il silenzio, il sipario cala sugli Scisma. Proprio dopo il lavoro forse più maturo della band. Ma il segno ormai è lasciato. Gli Scisma rimangono nei ricordi e nelle anime del pubblico, che non finisce mai di sperare in un loro ritorno e sentire ancora la splendida voce di Sara Mazo risuonare su qualche palco. Anche il tributo al catalogo degli Scisma del 2012 “Simmetrie-un omaggio agli Scisma” non smuove le acque. E’Paolo Benvegnu a raccogliere il testimone, e a lanciarsi in una folgorante carriera solista sin dal debutto a suo nome con “Piccoli Fragilissimi Film” e a riproporre live brani mai dimenticati come “Simmetrie”, “Ringrazio Dio per avermi fatto troppo poco intelligente”, “Tungsteno” o “Rosemary Plexiglass”.
Neanche il gruppo fb sopracitato smuove una situazione che sembra immobile, anche una estemporanea reunion al Vicolo Viobar di Salò per festeggiare Paolo Benvegnù fece sperare in molti, ma niente, di Scisma di nuovo assieme non se ne parlava piu.
Poi come fulmine a ciel sereno ecco l’annuncio della “Woodworm Label”: una manciata di date live degli Scisma a Ottobre 2015, il comunicato prima sussurrato poi definitivamente esploso fa urlare di gioia il web e non solo, e a corollario del tutto ecco anche un uscita discografica a nome “Scisma”, un ep “Mr Newman” con il singolo “Musica Elementare” pronto a invadere l’etere radiofonico.
E come se non bastasse, sempre per la Woodworm ecco il box set in edizione limitata “Omnibus” degli Scisma con “Armstrong”, “Rosemary Plexiglass” e “Mr Newman” in vinile.
Poche date, quella alla Latteria Molloy di Brescia raddopppiata, ma tant’è, la gioia è palpabile quando entro al Monk Club di Roma, dove si svolge la data romana.
Interessante il prologo al concerto vero e proprio, un incontro letterario con tema Firenze e il suo importante apporto alla scena musicale italiana. Elisa Giobbi ha fatto uscire per Zona Editrice “Firenze Suona” dove si raccolgono storie e testimonianze della scena rock toscana. Scorrono nei racconti aneddoti dei Litfiba, dei Diaframma, dei Pankow anche con amare considerazioni di cosa rimane oggi della scena musicale italiana, alle prese con talent show, facebook e social network che fanno uscire e uccidono contenuti in pochi secondi netti. Molto, molto diverso da come tutto aveva più importanza durante gli anni 80 e 90, con la musica che aveva decisamente un diverso modo di entrare nelle teste e nei cuori degli ascoltatori. Ed è sempre bello sentire gli aneddoti e le considerazioni di Paolo Benvegnù, toscano d’adozione, e di Federico Guglielmi (Ottimamente moderati da Alessandro Sgritta).
Gente che è sempre stata sul campo ed ha sempre il polso di cosa succede in giro.
Quando salgono sul palco gli Scisma l’emozione è palpabile, sia sul palco che tra il pubblico, un pubblico che vede anche molta gente proveniente da tutt’Italia, tutti a stringersi attorno alla band che finalmente si riappropria del suo pubblico dopo 17 anni. Il concerto romano è assolutamente meraviglioso, uno dei piu bei live degli ultimi tempi da me visti. Non avendo termini di paragoni con gli Scisma di allora posso allora solo testimoniare la qualità sonora, la gioia palpabile nei volti di Sara Mazo, Paolo Benvegnù e gli altri Scisma, la altissima qualità del songwriting, si perchè le loro canzoni suonano attualissime ancora oggi, come se il tempo si fosse fermato e non sembra di assistere a una reunion, quanto a un grande concerto di una grande band. I nuovi brani si mischiano benissimo con il vecchio repertorio degli Scisma, e abituati a sentire i loro brani da Paolo Benvegnù, anzi dai Benvegnù, beh stasera siamo tutti ipnotizzati dal carisma e dall’incantesimo di Sara Mazo che si riappropria cosi della sua storia.
Finito il concerto tra tutti circola una domanda, che è quella che tutti si sono fatti sin dall’annuncio del tanto sospirato ritorno.
E ora? Che accadrà? Come si dice tra musicisti quello che succede nella band rimane nella band, dunque non è dato sapere se questa reunion scandirà il vero ritorno, i componenti hanno le loro vite familiari, le loro carriere soliste, di sicuro questo pugno di date rimarrà l’avvenimento principe del 2015 per la scena indipendente (e non) italiana. La band era veramente emozionata e felice per aver riabbracciato il loro pubblico. E se non ci sarà un domani per gli Scisma, non possiamo che ringraziarli per aver dato un seguito a un pezzo di vita che si era interrotto in modo naturale, ma lasciando tanta voglia di Scisma. E grazie per “Mr Newmann”, perchè gli Scisma continuano a fare veramente belle canzoni.E ce ne è sempre un dannato bisogno.
Setlist
Good Morning
Mr. Newman
Metafisici
Giuseppe Pierri
Troppo poco intelligente
L’innocenza
Tungsteno
Musica elementare
E’ stupido
Centro
Darling darling
Stelle, stelle, stelle
Jetsons High Speed
Neve e resina
L’equilibrio
Rosemary Plexiglas
Simmetrie
L’universo
Articolo e Live Report: Fabrizio Fontanelli
Foto Live: Sara Terreni