RomaEuropa Festival, Auditorium Parco della Musica, 9 ottobre 2021
Lo ha dichiarato dal palco almeno un paio di volte Andrea Noce in arte Eva Geist; l’emozione per lei è stata forte ed era evidente e palpabile, soprattutto a inizio concerto. Indubbiamente la prima volta dal vivo col materiale dell’eponimo album di esordio, pubblicato esattamente un anno fa è da considerare una data di quelle da segnare sul calendario, tra le più attese nella carriera di qualsiasi artista, seppur producer e autori navigati e di esperienza come appunto Donato Dozzy ed Eva Geist, ovvero Il quadro di Toisi, una bella realtà della scena musicale nostrana, da seguire con particolare interesse.
L’atteso live, che ha concluso la rassegna Digitalive all’interno del REF 2021, ci ha mostrato una lei elegante e sensuale, sacerdotessa del Synth Pop più raffinato, un cantato che nella metrica e nell’incedere ricorda addirittura il migliore Lindo Ferretti, alle prese con percussioni varie che sembra più esibire e accarezzare che suonare, quasi facessero parte della cerimonia, mentre lui dietro al tavolino gestisce e controlla con sicurezza i macchinari, supportati da un violino e da altre electronics ma anche da arpeggi eterei ed efficaci di chitarra super effettata, e si è rivelato una conferma di quanto di buono l’album aveva già espresso.
Una carrellata di sessanta minuti sul meglio della tradizione elettro pop italiana dagli anni ottanta-Krisma, il Battisti di E già, spruzzate di Matia Bazar (senza il virtuosismo vocale della Ruggiero, però), ma anche Alice/Battiato- riveduto e corretto adattandolo a questi anni venti. Il repertorio va di sicuro integrato e lo spettacolo arricchito magari da un supporto visuale adeguato, ma la sostanza c’è, è tanta e il risultato finale è denso ed emozionante. Peccato che per sole 48 ore il concerto non si sia potuto effettuare con le nuove norme che prevedono finalmente il 100% di capienza: di sicuro lo spettacolo ne avrebbe giovato in coinvolgimento e partecipazione del pubblico (che comunque non ha affatto mancare il proprio calore): gli artisti sul palco lo avrebbero sicuramente meritato. Non mancherà occasione, anche perché i due inediti proposti stasera dal vivo promettono davvero bene. A presto, con la sala piena!
Recensione di Fabrizio Forno
ph. Guido Gazzilli