Ago 012019
 

Max Weinberg Jukebox, Casa del Jazz, Roma 23 luglio 2019
★★★★☆

Benvenuti al Jukebox di Max Weinberg, batterista della E Street Band di Bruce Springsteen e membro della Rock and Roll Hall of fame!
In questo periodo di inattività della storica band di Bruce, tutti i membri sono dediti a vari progetti solisti, per esempio il tour fantastico di Little Steven & The Disciples of Soul, i nuovo lavori di Gary W. Talent e Jake Clemons.
Max Weinberg non ha lavori da promuovere, e cosi per “ingannare il tempo” ha scelto di farsi un divertentissimo giro con una band di amici i Weeklings anche di loro di base nel New Jersey e conosciuta 9ea909a8d398c8109b6a932d1b17dc1f6689446ceedc7d8e2d6610da4475add9_4uvt1VUBeatles Tribute Band per omaggiare la musica che gli piace e strizzare ben piu di un occhio agli orfani della E Street Band in attesa del loro ritorno, si sussurra, il prossimo anno.
E proprio da Bruce Max riprende il gioco dei cartelli con le richieste per i brani da suonare. Anche se dietro la sua drum kit campeggia un lunghissimo elenco di brani che faranno la scaletta della sera. Si va da Bruce ai Beatles ai Creedence a Bob Seger, dagli Stones ai The Who,i Kinks e tantissimi altri. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E ci sarà da divertirsi, prendendo il concerto per quello che in effetti sarà.
Un Divertissment corale, partecipato e gioioso per uno dei veri gentleman del rock n roll.
Dopo una bella presentazione della serata ecco che Max entra in scena, si mette dietro la drum kit e in italiano ci racconta il concerto, di se e del piacere di essere tornato in Italia.
L’inizio delle danze è affidato agli Ac/Dc di “Highway to Hell” e ai Beatles di “She loves you”, un inizio dove notiamo tutti lo stile intatto del Max che amiamo, le stesse movenze, espressioni di quando suona con il suo principale datore di lavoro.
Il senso del divertimento permea tutto lo show, Max si fa giri tra il pubblico a dare 5, raccogliere cartelli, idee, suggerimenti, il tutto seguito dai fans desiderosi di un contatto umano con l’amatissimo batterista. Max ripaga con sorrisi, abbracci e voglia di condividere questo suo viaggio nella musica che lui ama cosi tanto.
Il problema è ricordarsi tutto quello che ha raccolto come suggerimenti una volta che sale sul palco, ma si deve dare atto che Max non perde un colpo e cosi ecco brani di Bob Seger, Who (una bellissima “I can see for miles” con Max scatenato che rende omaggio al suo amatisismo Keith Moon che ci confida esser stato la sua principale influenza per “The River” di Bruce Springsteen dopo averlo visto live a Nyc) Kinks, Creedence, ancora Beatles, una ” I walk the line” di Johnny Cash che forse era meglio tenere in sala prove e ovviamente Bruce (come listato nello schermo, senza cognome) “Fire” e “Thunder Road” sono bei sentire, ma c’è spazio anche per Antonio Zirilli bravo e apprezzatissimo rocker romano che sale sul palco per rendere tributo a Tom Petty e gli Stones. “Honky Tonky Woman” è un coro unico.
Una festa con solito gran finale. E spetta a 4 brani di Bruce con una finale “Glory Days” che vede bambini salire sul palco, e con l’audience che si accalca per rendere tributo a un grande musicista, molto disponibile, cordiale e voglioso di riabbracciare Roma dopo l’esperienza totale del Circo Massimo che non può non ricordare.
Ci saluta con un “See you someday” e tutti tra il pubblico desiderano che il someday giunga molto molto presto!

Setlist

Highway to Hell
She Loves You –
Back in the U.S.S.R.
Sunshine of Your Love
Twist & Shout
The Weight
10th Avenue Freeze-Out
I Walk the Line
Night Moves
Lola
She’s the One
Good Times, Bad Times
Eight Days a Week
It’s My Life (Animals)
Breakdown
Helplessy Hoping
Wild Thing
Proud Mary
Rebel Rebel
Jumpin’ Jack Flash
I Can See for Miles
Mary Jane’s Last Dance (con Antonio Zirilli)
Honky Tonk Woman (con Antonio Zirilli)
Fire
Thunder Road
Dancing in the Dark
Glory Days

Racconto di Fabrizio Fontanelli

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