Roma, Palalottomatica, 23 febbraio 2010
Dave Matthews Band in concerto per la prima volta a Roma: un brulicare di appassionati del genere di tutte le età che si affretta a prendere posto in giacca e cravatta insieme ad una corposa presenza di conterranei della band. I concerti dei Dave Matthews iniziano sempre all’improvviso, quasi non ti danno il tempo di prepararti al loro ingresso sul palco. Improvvisamente le luci si spengono e diventa tutto buio per pochi secondi; si accende il palco, senza troppi colpi di scena, e vediamo salire dalla scaletta questo ragazzone sudafricano e la sua band. Sorride, prende la chitarra, e iniziano così come se si trovassero nel loro pub preferito a cantare per qualche amico. Sembra di conoscerli e di poter parlare con loro più tardi, tra una birra ed un whisky. La voce di Dave e la musica arrivano subito dritte allo stomaco: un autentico matrimonio fra rock, blues e folk, nel quale gli strumenti trovano sempre dove incastrarsi perfettamente e nel quale la voce di Dave spicca a volte sussurrata, altre volte grintosa e ricca di imprevedibili acuti, ma sempre di una limpidezza sconvolgente. Peccato che l’acustica del Palalottomatica confermi ancora una volta di essere pessima.
Il primo brano dura 10 minuti, un regalo per darci il benvenuto !! Chi non avesse già avuto la fortuna di sentirli in concerto si rende subito conto che sta per assistere ad un vero e proprio spettacolo di
musica, ognuno dei componenti è padrone totale del proprio strumento. Sul palco ci sono tutti….Dave Matthews, Boyd Tinsley, Carter Beauford, Stefan Lessare, Tim Reynolds, Jeff Coffin e Rashawn Ross. Mi dispiace solo non aver avuto la fortuna di poter sentire anche LeRoi Moore dal vivo…ma credo proprio che i suoi amici siano capaci di far salire il suo spirito su questo palco anche stasera.
Dave ridacchia al microfono : ‘Graziaaee! Hope you’re having a good good night !! Finally in this amazing city, thank you!’ Sono anni che aspettavamo che venissero a Roma, come potrebbe non essere una serata speciale !! I pezzi si susseguono, alternando preziosi e impareggiabili assoli di chitarra, violino, sax, tromba, basso…fino ad arrivare ad uno degli assoli come sempre più emozionante..la batteria di Carter Beauford!
I Dave Matthews si divertono sul palco, suonano per loro e per noi, Dave balla con quel suo modo buffo tra le urla del pubblico. Ogni canzone è come se fosse di nuovo l’inizio del concerto, suonata con la stessa intensità e con la stessa forza. Canzoni vecchie e nuove. Ma che sono sempre diverse da come le abbiamo ascoltate precedentemente. Alcune sembra quasi di non riconoscerle.
Ed ogni pezzo si fermano a parlottare per qualche minuto fra di loro, come se stessero decidendo lì per lì quale pezzo eseguire. Semplicemente fantastici, la vera musica, senza scenografie che potrebbero solo distrarci.
Suonano per più di due ore consecutive, senza sosta. Chiudendo con Two Step che sembra voler far crollare il Palalottomatica. Poi salutano e scendono dal palco. Ma prima il solito rito…Carter ed il lancio delle bacchette !!! Nessuno di noi si muove, sappiamo che saliranno di nuovo per regalarci ancora qualcosa…
Ed infatti arriva Dave, che con il solito passo da ragazzo qualunque sale di nuovo sul palco, prende la sua chitarra ed intona da solo una splendida Baby Blue. E di nuovo tutti insieme per regalarci ancora la musica: un interminabile ‘scambio di opinioni’ fra i musicisti che duettano alternativamente giocherellando con le note mettendo in risalto l’affiatamento del gruppo. Il tutto per ben due ore e tre quarti di musica.
Jimi Thing, un altro ‘Graziaee!!’, il saluto e di nuovo le bacchette di Carter….e poi scompaiono nei corridoi del Palalottomatica. Torneranno a bissare speriamo con un altro Live più lungo della loro storia, che batta anche quello spettacolare di Lucca, al quale possiamo dire con orgoglio…NOI C’ERAVAMO.
Recensione di Laura & Patrizia
Le foto di FromTheNorth sono state scattate alla Brixton Academy di Londra nel 2009.