Roma, Brancaleone, 14 novembre 2007
“..ma se il mio cuore spera, non sarà solo una chimera….”
Il concerto gratuito degli Ardecore ha dato il via alla serie di iniziative organizzate per il lancio della campagna di abbonamenti a sostegno di Radio Popolare Roma (fm 103.300), neonata emittente figlia di Radio BBS e derivazione romana di Popolare Network.La band ha presentato dal vivo il secondo album “Chimera”, appena uscito a due anni dall’esordio rivelazione, entrambi pubblicati per l’etichetta de ‘Il manifesto’.
Confesso di aver letteralmente consumato il loro CD di debutto, che l’ho consigliato, regalato e masterizzato a destra e a manca, e mi sono sempre domandato dove gli Ardecore potessero arrivare dopo un esordio così convincente in un ambito, quello della canzone popolare romana, le cui possibilità di esplorazione, rivisitazione e riscoperta appaiono oggettivamente limitate. Le stesse domande se le erano poste i componenti della band, che, raggiunti dopo il concerto nei camerini, mi hanno confessato che più di una volta hanno pensato che un seguito al primo album, sarebbe stato quanto mai improbabile.
Ebbene, sial l’ascolto del nuovo CD, sia l’impatto dei brani dal vivo sono stati una piacevole sorpresa ed una conferma del valore del progetto; contrariamente a ciò che accade con molte opere seconde, spesso minestre riscaldate con gli stessi sapori dell’esordio di successo, ci troviamo di fronte ad un ampio allargamento degli spazi, sia sonori che di organico: nel momento di massimo “affollamento” ho contato ben 12 musicisti che, pur muovendosi a fatica sul piccolo palco del ‘Branka’, hanno miscelato alle atmosfere più tipicamente “romanesche”, che rappresentano sempre il marchio di fabbrica della band, sonorità più blues e, grazie alla sezione fiati, persino in stile dixieland. Giampaolo Felici, cantante e front-man del gruppo ha imbracciato la sua Epiphone semiacustica, con la quale si è accompagnato per l’intero concerto, limitando l’utilizzo della tradizionale chitarra classica ‘da stornello’ ad un brano, totalmente acustico, dedicato a Beatrice Cenci ed interpretato da una rediviva Valeria Rossi (sì, proprio lei!) accompagnata in questo caso da un quartetto d’archi molto suggestivo ed appropriato. Il nuovo repertorio è stato proposto in parte seguendo l’esatta sequenza dell’album, in parte alternandolo ai brani del primo CD, alcuni dei quali (ad esempio “Madonna dell’Urione”) cantati insieme al pubblico.
Tra i brani più apprezzati ricordo volentieri “Sinnò me moro”, tratta dal film di Germi “ Un maledetto imbroglio” e resa celebre da Gabriella Ferri, artista che meglio di tutti ha saputo interpretare, valorizzare e nobilitare la musica della tradizione popolare romana. I brani originali si combinano perfettamente con quelli classici e gli arrangiamenti curati dal ‘maestro’ Luca Venitucci creano un impasto sonoro molto efficace ed originale. Va quindi apprezzata la scelta musicale di questo coraggioso collettivo sonoro, tra l’altro recente vincitore del Premio Tenco quale rivelazione dell’anno, e scusate se è poco.
Recensione by Fabrizio
PLAYLIST:
-Miniera
– M’affaccio alla finestra
– Parole controvento
– Ritmo Americano
– Sinnò me moro
– Beatrice (Valeria Rossi)
– Madonna dell’urione
– Buon Natale
– Chimera
– Serenata de paradiso
Encores:
Lupo de fiume
Come te posso amà
Fiore de gioventù
Nessuno
Chissà perchè
[…] di alcuni processi compositivi e creativi di cui già si trovava traccia nel precedente ‘Chimera‘ del 2007. Sin da allora era chiaro l’obiettivo di allargare l’ambito musicale, […]
[…] di alcuni processi compositivi e creativi di cui già si trovava traccia nel precedente ‘Chimera‘ del 2007. Sin da allora era chiaro l’obiettivo di allargare l’ambito musicale, […]