Set 232024
 

DAL 1994 LA DIATHRIBA DAI TONI ASPRAMENTE WAVE NON SI È ANCORA PLACATA: ESCE UNA RETROSPETTIVA DI INEDITI E RARITIES “

In tutte le cose della natura esiste il meraviglioso” sosteneva Aristotele ed è così anche per gli organismi che celebrano le cosiddette nozze nascoste, che si nascondono nell’ombra dei boschi o risultano praticamente invisibili, ma non per questo meno fondamentali. La vita viene generata indipendentemente da incontri straordinari, si autoriproducono attraverso la disseminazione di spore che possono rimanere latenti per anni, addirittura 30.

Per celebrare i trent’anni dall’esordio, i Diathriba, band che affonda le sue radici nelle terre del modenese, pubblica per la Swiss Dark Nights Label un CD con 15 tracce remixate e rimasterizzate, tra cui 5 inediti. Si intitola “Le Nozze Nascoste” che in natura si celebrano nei boschi, tra spore che si rigenerano e crescono anche dopo trent’anni di apparente silenzio. Perché il rock più autentico non è mai davvero silente.

1994-2024. I Diathriba ci sono sempre stati anche quando la band era uscita dai radar, e ora è giunto il momento di ricordare il trentennale del loro esordio pubblicando una raccolta retrospettiva per la prolifica etichetta svizzera Swiss Dark Nights Label, “Le Nozze Nascoste – A collection of inedit and demo rarities 1993-1995”. Retrospettiva CD con 15 brani, tratti dal periodo 1993-1995. 

Nove brani recuperati dalle registrazioni di “Controvoglia” e “Scomunica” (prime due pubblicazioni risalenti al 1995), alcuni remixati nel 2024 altri rimasterizzati, ma solo per eliminare la polvere superflua, nessuna correzione o sovraincisione. Cinque brani inediti (demo version) mai registrati in studio più una registrazione live del 1995.

Un occasione per scoprire questa band di culto del panorama alternativo italiano, per omaggiare poi una band che ha fatto della ricerca sonora il suo faro e ha saputo attraversato le decadi, anche per raccontare cosa è avvenuto in Italia durante quel periodo denso di tanta bella musica da scoprire anche grazie a queste operazioni d’archivio.

A cura di Fabrizio Fontanelli

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