Io e te, di Niccolò Ammaniti. Einaudi Stile Libero Big, pp. 122, Euro 10,00
Un adolescente disadattato, una cantina come rifugio, una bugia detta per compiacere la madre, un incontro inatteso, un legame indissolubile, una promessa.
“Io e te” romanzo breve di Niccolò Ammaniti affronta in un centinaio di pagine appena il tema più caro all’autore, quello dell’adolescenza. Il disagio e l’inadeguatezza nei confronti della società “normale” di un ragazzino, Lorenzo, che finge di uniformarsi agli altri indossando una maschera come “la mosca che riesce a fregare tutti, perfettamente integrata nella società delle vespe”. E il suo trucco si spinge così avanti fino al punto di far credere di essere stato invitato in settimana bianca da un gruppo di compagni di classe per compiacere i suoi genitori, ignari invece che la vacanza di Lorenzo non si svolgerà a Cortina, bensì nella cantina del loro palazzo. Rinchiuso nel proprio guscio, attrezzato con cibo in scatola, fumetti, libri, film horror, videogiochi e cellulare, Lorenzo già assapora con gioia la sua fuga dalla realtà, quando entra in scena in maniera dirompente e inaspettata Olivia, la figlia del primo matrimonio di suo padre, della quale il fratellastro ricorda solo frammenti confusi di vissuto e discorsi poco rassicuranti da parte dei genitori. Bellissima quanto problematica, Olivia è colei che con il suo grido di aiuto scuoterà la coscienza di Lorenzo portandolo al cospetto del proprio dramma e accelerando il passaggio di quella linea d’ombra che segna il confine tra adolescenza e maturità. L’amaro epilogo, che si svolge a distanza di anni con una promessa involontariamente delusa, è la stoccata finale che lo scrittore ci infligge dopo aver sapientemente chiamato in causa tutti i nostri sentimenti. La potenza di questo lavoro è infatti l’alta concentrazione di emozioni racchiusa in un numero così ridotto di pagine. Rispondendo alle critiche sul fatto che un libro così esiguo non avrebbe dovuto essere pubblicato da solo, bensì in una raccolta, vorrei ricordare che la cultura non si misura a peso. È la qualità e non la quantità che fa la differenza. Il pregio di quest’opera è proprio nel saper offrire così tanto in così poche battute. Infine, a coloro che accusano questo autore di non scrivere letteratura ma piuttosto sceneggiature, ben vengano le critiche quando poi si scomodano registi del calibro di Marco Risi, Gabriele Salvatores e Bernardo Bertolucci (in lavorazione proprio su questo romanzo). Riconosciamo che Ammaniti è unico nel suo genere e come tale può piacere o non piacere, ma ha creato dal nulla uno stile. Anche gli squarci sulle tele di Fontana c’è chi li trovò banali, ma lui li ha fatti per primo. E ha segnato una nuova via.
Recensione by Claudia Giacinti.
[…] Io e Te, di Niccolò Ammaniti Il disagio e l’inadeguatezza nei confronti della società “normale” di un ragazzino, Lorenzo, che finge di uniformarsi agli altri indossando una maschera come “la mosca che riesce a fregare tutti, perfettamente integrata nella società delle vespe”. Leggi tutto l’articolo Caino, di Josè Saramago Il romanzo è incentrato sulla fuga di Caino,il personaggio biblico cacciato da Dio poiché assassino del fratello Abele (Genesi). Dalla penna di Josè Saramago ne esce un ritratto nuovo e inedito che tanto ha fatto discutere le gerarchie ecclesiastiche. Leggi tutto l’articolo […]