E’ nata una star?, di Nick Hornby, pagg. 80, 10 €, Guanda 2010.
Questa non è una recensione vera e propria, è più che altro un avvertimento, un simulacro di cartello stradale che illustra un potenziale pericolo sulla strada che si sta per imboccare. Il pericolo in questione è un libricino smilzo che da un po’ si può trovare in tutte le librerie d’Italia e che ha per titolo “E’ nata una star?”. Non voglio parlare del testo, tra l’altro non saprei cosa dirne, è sostanzialmente inconsistente, senza nerbo, sfibrato e stanco, quello di cui voglio parlare è del “prodotto editoriale” in vendita. Sono 64 pagine di testo, di cui 7 bianche tra un capitolo e l’altro, scritto con dei caratteri così grossi che si ha la sensazione di leggere un sussidiario, il tutto con un prezzo di copertina di 10 euro: chiamarlo furto mi sembra calzante. Ci sono cascato e vorrei evitare a chiunque di fare lo stesso errore. E’ una speculazione bieca, mi verrebbe da dire quasi schifosa. Lo sfruttamento così volgare del nome di uno scrittore molto amato ( e vorrei tanto sapere che ne pensa Hornby stesso, a suo dire così legato alla classe lavoratrice a cui dieci euro possono far comodo per altre e più importanti ragioni) è frutto di una faccia tosta al di là dell’immaginabile e di un cinismo che spero tanto possa ritorcersi contro l’autore (se ha responsabilità) e alla casa editrice che ha messo in atto questa piccola truffa.
Se ancora non fosse chiaro lo scrivo senza tanti giri di parole: se non volete essere presi per il culo da Guanda e (forse) da Hornby, non avvicinatevi a questo libercolo. Anzi, se potete, quando andate in libreria e lo vedete, provate a nasconderlo sotto qualche pila di libri veri, eviterete a qualche incauto acquirente di incazzarsi come una bestia, proprio com’è successo a me.
Recensione/avvertenza di Daniele Borghi