Alberto Zanini: Storia di una pantera
2022 Tesla Groove 360pp
Harlem, New York 1969: un attivista delle Pantere Nere, il partito degli afroamericani che in quegli anni combatteva razzismo, discriminazione, ingiustizia sociale, pregiudizi verso le minoranze con ogni mezzo necessario, come insegnava Malcom X, si ritrova seppur senza colpe al centro di una retata ordita dal capo dell’FBI J. Edgar Hoover, volta a stroncare la cellula newyorkese del partito. Il protagonista, aiutato da un paio di vecchi amici malavitosi, fugge in Canada e fa perdere le sue tracce, per poi ricomparire ai giorni nostri grazie alle meticolose ricerche di un incaricato della celebre e prestigiosa New York Public Library che vuole far chiarezza sull’oscura vicenda.
Questa in sintesi la trama del romanzo di Alberto Zanini, di recente pubblicazione, opera seconda dopo l’intrigante Funk Investigators di cui mutua un paio di personaggi. Il libro, basato su fatti realmente accaduti, è avvincente, il racconto scorre fluido per tutte le oltre 350 pagine e Zanini ha tra gli altri pregi la capacità di descrivere minuziosamente ambienti, atmosfere, tensioni e soprattutto personaggi, ai quali è difficile non affezionarsi. Esemplari sono la cura e l’approfondita documentazione necessarie per riportare ai giorni nostri un mondo che per molti è ignoto o come minimo poco conosciuto, senza cadere nello stereotipo, nell’effetto nostalgia o, ancora peggio nella retromania imperante quando si affrontano certe epoche, che fanno tanto vintage, vicine ma al contempo distanti anni luce dalla realtà che ci circonda. Una scrittura molto curata, immaginifica, cinematografica per una lettura appassionante come raramente mi era capitato negli ultimi tempi. Da non perdere, magari ascoltando Gil Scott-Heron o Nina Simone.
Recensione di Fabrizio Forno
