Guida al Pigneto, a cura del Collettivo Malatempora – Malatempora editrice
Questa guida pubblicata con il partocinio del Comune di Roma per conoscere la storia passata e la vita presente di questo quartiere di Roma “… che non si lascia omologare ne’ dal centro vetrina per turisti ne’ dalla periferia che azzera rapporti, socialita’, vitalita’”.
Leggere la storia del Pigneto fa rivivere le vicissitudini operaie dell’inizio del novecento, i tempi dell’ immigrazione dal meridione, la decadenza degli anni 70 e 80, l’immigrazione extracomunitaria e la rinascita grazie ad un impegno costante delle associazioni e dei comitati di quartiere. Impegno che ha portato il quartiere a ritrovare una nuova identita’ integrando la sua storia passata (le osterie, il mercato, i circoli bocciofili) con il presente (locali etnici, centri di aggregazione culturale e locali notturni).
Un velo di malinconia mi avvolge durante la lettura, forse per il fatto di aver vissuto questo quartiere durante il suo periodo piu’ infelice ed essermi trasferita proprio nel momento della sua ritrovata dentita’.
Ora trascorro solo rari pomeriggi nei suoi bar, caffe’ e qualche serata nelle sue trattorie tipiche, forse per risentire ancora quell’atmosera che ha il sapore di casa.
Nella guida sono descritti bar, trattorie, ristoranti, locali tipici e una miriade di altre attivita’ che chi ci vive probablmente conosce gia’ (ma forse non tutti) e che, per chi viene da fuori, puo’ essere utile per iniziare a conoscere questo quartiere.
Gaetano Rizzo nella postfazione riesce ad esprimere con poche parole quello che io ho sempre amato di questo quartiere e che gli ha permesso di rinascere, e cioe’ il “fermento sociale e culturale che rende il Pigneto un ambiente unico e irripetibile”.
(info@malatempora.com)
Recensione by Brasina
[…] abitato per qualche anno al Pigneto e al quartiere sono legata per motivi di famiglia. Ma ci tengo molto a precisare e a sottolineare […]