Città del Vaticano, Braccio di Carlo Magno, Piazza San Pietro, dal 5 dicembre 2013 al 20 febbraio 2014.
Architetto famoso, ingegnere, ma anche pittore, scultore e scenografo Santiago Calatrava è a pieno titolo ciò che si definisce un artista completo.
Ancora per una manciata di giorni – fino al 20 febbraio per la precisione – nella Città del Vaticano, Braccio di Carlo Magno, in Piazza San Pietro è possibile ammirare la bellezza di 140 suoi lavori in una mostra gratuita curata da Micol Forti, intitolata “Le metamorfosi dello spazio”.
Generalmente le mostre di architettura sono da sempre molto seguite dagli architetti ma non sempre sono apprezzate da chi li accompagna! Si può correre il rischio di trovarsi davanti a disegni tecnici non sempre di facile lettura anche se talvolta bellissimi e di notevole valore artistico. “Le metamorfosi dello spazio” costituisce un’eccezione: la mostra mirabilmente allestita da Roberto Pulitani, architetto anch’esso, è un insieme giocoso di plastici, di dipinti preparatori di progetti o anche semplicemente decorativi, di statue, di mini installazioni in movimento e di bozzetti per scenografie di balletti. Snodandosi per un numero giusto di sale le opere di Calatrava offrono la possibilità di una lettura multipla: si possono godere per la bellezza delle loro forme se si è uno spettatore in cerca di bellezza oppure apprezzare le innovative soluzioni architettoniche, gli equilibri insospettabili frutto di una notevole sapienza ingegneristica, l’uso inconsueto dei materiali, se si è un addetto ai lavori.
E’ interessante notare come un disegno abbia sicuramente influenzato la forma più materica di una statua o addirittura di un ponte o di una stazione, ma ci si sorprende a notare che altre volte il percorso può essere al contrario. Nei suoi lavori spesso c’è un rimando ad un’altra sua opera e la sua arte si esplica con grande serenità in tutti i linguaggi presentati nella mostra con una continuità di stile assolutamente personale e percettibile.
Per quanto riguarda le architetture non tutto ciò che appare in forma di maquettes è stato realizzato come ad esempio l’audace progetto per la Cattedrale di St. John the Divine a New York. Invece Reggio Emilia vedrà tra poco terminata la splendida stazione ferroviaria, mentre a Roma si sta ancora aspettando che riprendano i lavori del Palasport per l’Università di Tor Vergata, bloccati per le solite problematiche di gestione di fondi.
“Le metamorfosi dello spazio” è proprio una mostra per tutti, e poi cosa c’è di meglio dopo l’Angelus della domenica di un’immersione nelle stupefacenti forme dell’ Archi Star Santiago Calatrava?
recensione di Claudia Pignocchi