Questione di tempo, di Richard Curtis.Con Domhnall Gleeson, Rachel McAdams, Bill Nighy, Tom Hollander, Margot Robbie
USA 2013, durata 124 min.
Siamo di fronte ad un tipico film inglese targato Richard Curtis, colui che per intenderci ha sceneggiato “Notting Hill”, “Quattro matrimoni e un funerale” e il “Diario di Bridget Jones”, e che come regista ha diretto “Love Actually” o “I love Radio Rock”. Il suo passato è quindi costellato da capolavori del genere commedia inglese.
Per “Questione di tempo”, titolo originale “About time”, Curtis ha voluto strafare poiché sua è sia la sceneggiatura che la regia, forse perchè ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo lavoro deciso come è a ritirarsi dalle scene. Il peso psicologico del dare alla luce il suo ultimo film ha però un po’ pesato sulla perfetta riuscita di questa pellicola che, seppur molto carina e delicata e che in più induce a riflettere sui rapporti familiari soprattutto quelli con il proprio padre, ha qualcosa che manca rispetto ai film precedenti. Questo qualcosa è il ritmo: talvolta si perde un po’, soprattutto al centro del film dove non si capisce se si stia di fronte a una commedia come sembra all’inizio o a un film con derive melodrammatiche. Si riprende verso la fine dove si delinea un dolce omaggio alla figura paterna, interpretata dal fantastico Bill Nighy.
Gli attori sono tutti bravi e la Cornovaglia è spettacolare. Il film è girato metà in Cornovaglia e metà a Londra dove ci sono le sequenze forse più belle di “Questione di tempo”, quelle cioè di quando i due ragazzi, Domhnall Gleeson e Rachel Mc Adams, vanno a lavorare insieme prendendo la famigeratissima tube. Qualche minuto di corridoi metropolitani, musica stupenda in sottofondo, e via via stazioni che si susseguono; per chi ama la vita di questa città è un sunto magistrale.
Film comunque gradevolissimo, romantico, ironico che strappa qualche risata e per i cuori molto teneri, nel finale anche qualche lacrima.
recensione di Claudia Pignocchi