Per i Beatlesiani questo è un momento magico: siamo nel periodo in cui cinquant’anni fa esatti uscì il primo singolo della grande avventura musicale dei Fab Four, Love Me Do/P.S. I Love You.
Non so se è un modo alternativo di festeggiare, ma proprio in questi giorni sta uscendo la versione restaurata, sia in DVD che in Blu-Ray, di uno dei loro film, Magical Mistery Tour (forse a significare che la loro esperienza insieme è stato proprio un tour magico e misterioso, chissà), probabilmente la più fuori di testa di tutte le loro imprese. Ebbri di sperimentazione in sala di registrazione (poco prima avevano terminato Sgt.Pepper’s Lonely Heart Club Band) e con ancora in testa molte idee, dietro suggerimento di Paul McCartney decidono di raggruppare un pò di fortunatissimi fan e partire in autobus, facendo tutto quello che gli passa per la testa. In verità vi dico: se è la trama che volevate sapere, ho appena finito, è questa.
Per sapere tutti i dettagli sull’uscita vi rimando a questo simpatico video promozionale . Io intanto vi posso parlare di quello che ho visto alla premiere mondiale del 19 Settembre (dove sono stato invitato solo io in qualità di Grande Beatlesiano d’Italia! No non è vero, l’hanno proiettato solo per quel giorno in vari cinema del mondo), dove sono stati anticipati anche alcuni contenuti speciali di questa edizione.
Devo dire che c’è roba interessante, di alcuni dettagli non ero a conoscenza e di altri ho avuto il piacere di saperne di più. Cercando di non anticipare nulla, delle interviste a McCartney e a Starr vi posso dire che mi impressiona come a rispettivamente 70 e 72 anni ricordino tutte le loro ragazzate con grande piacere, senza pentirsi di nulla e con una rilettura per niente senile. Sarà anche interessante, per chi vedrà anche le interviste con altri protagonisti dell’impresa, scoprire di come tutto avvenne con grande spontaneità, persino nelle trattative commerciali con la BBC per la trasmissione in televisione del film.
La BBC si fidava (comprensibilmente) alla cieca di qualunque cosa portasse il marchio Beatles, e non poté prevedere che il pubblico televisivo, quel 26 Settembre 1967, non avrebbe capito molto di quell’assurdo viaggio in bus. Addirittura qualcuno si chiese che fine avessero fatto quei 4 bravi ragazzi e perché fossero stati sostituiti da 4 fumati alle prese con travestimenti, maratone e spaghetti. Eppure a me sembra che fosse un film inevitabile, se si osserva l’evoluzione artistica del quartetto: dei Beatles si era già capito che fossero 4 ragazzi molto simpatici e dalle buone maniere, ma qualcuno si sbagliò nel pensare che non potessero essere nient’altro. I ragazzi, in particolare a partire dal ’67, volevano portare il loro gioviale modo di essere all’estremo, essere ricordati davvero come artisti del loro tempo e non come fenomeno passeggero, giocare sul loro stesso mito fino a ridicolizzare e distruggere l’immagine pubblica che qualcun’altro aveva costruito per loro, per sostituirla con qualcosa di parecchio più colorato e vivace delle giacche e cravatte nere d’ordinanza. Magical Mistery Tour è la prova audiovisiva di questo discorso. Per quella psichedelica e folle voglia di vivere, chi era abituato a pensare in maniera schematica non era pronto. Come sempre è soprattutto la musica che sottolinea questa volontà di superare i limiti del conosciuto: The Fool On the Hill (parente della solitudine di Eleanor Rigby ) e il suo flauto, il gioco infinito e i suoni folli di I Am The Walrus, la meditativa Blue Jay Way di Harrison….per quello che ne so io, pochi grandi artisti sono riusciti a vincere questo tipo di sfida di sè stessi, sopratutto artisti come i Beatles che originariamente erano destinati ad essere inquadrati in un certo modo (dovevano insomma fare la fine di Gerry & The Pacemakers, per capirci, e ci siamo ritrovati un gruppo completissimo invece….).
La terza parte della proiezione (che si potrà vedere, ricordiamo, su DVD e Blu-Ray) ci fa capire che c’è chi capì l’intento innovativo del film. Diversi attori comici inglesi decisero infatti di partecipare alle riprese e di dare il loro (fondamentale, come potrete vedere dal film) contributo. Ricorderò qui almeno il recentemente scomparso Victor Spinetti, più volte presente nei film dei Beatles e che più tardi McCartney richiamerà a partecipare nel video promozionale di una sua canzone (London Town, 1978).
Mi dispiace per chi al cinema non c’è voluto venire. Accattatevi il DVD o il Blu-Ray adesso! Satisfaction Guaranteed!
Recensione di Christian Dalenz