Regia di Craig Gillespie. con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Kelli Garner, Paul Schneider, Patricia Clarkson, Nancy Beatty, Doug Lennox. USA 2007.
Diciamo la verità; Lars è un ragazzo medio sfigato, patologico, con seri problemi di adattamento sociale e depresso. E’ molto facile fare dell’ironia su un caso umano del genere, ovviamente. Gli scenari sono a dir poco deprimenti e, quindi, non c’è nemmeno tanto da stupirsi se il poverino è angosciato; neve, ghiaccio, freddo, strade desolate, ecc. Tra le atre cose la bizzarria di questo film più evidente è che in quasi tutte le recensioni ufficiali, viene riportato che la storia si svolge in un paese sperduto dell’ entroterra americano, mentre l’unica battuta, riguardo la geografia del film, che fa proprio il povero Lars, recita “che diamine….. siamo danesi!!!!”.
Ad ogni modo, Danimarca o America che sia la cosa non cambia molto. Lars vive in un Garage riadattato a mini Loft, con uno stile diciamo “super minimalista”, e passa la giornata tra il lavoro (e’un contabile, ovviamente!) e la finestra di casa, osservando la neve.
A smuovere la sua vita ci pensano sua cognata (la moglie del fratello) e una nuova collega, che si mostra interessata a lui. Sfortunatamente per tutti, tramite un suo collega, Lars viene a conoscenza di un sito internet, tramite il quale è possibile ordinare una bambola a grandezza reale e con fattezze su misura. Dal momento in cui la Bambolona entra nella vita del paese, si succedono una seria di situazioni paradossali fino, addirittura, alla sua accettazione totale da parte dei concittadini di Lars, in quanto la sua ragazza. Il percorso del film è abbastanza statico e scontato, anche se il primo tempo è divertente più che altro per l’assurdità della situazione. Il finale, con tanto di superamento di dramma psicologico trattato dal medico tutto fare del paesino, mostra una facile morale allegrotta,che invita alla riflessione basic sui rapporti umani.
A mio avviso, l’elemento più interessante del film è l’interpretazione della bambola, che vi invito ad osservare bene, perché nell’arco del film cambierà look, pettinatura ed espressioni del volto, tanto da farvi sospettare che sia viva, in realtà.
Film da vedere la domenica pomeriggio, intervallato ad un pisolino in tutto relax o in alternativa con le vecchie zie che non escono mai.
Recensione by Simona Moscadelli