Lug 172010
 

Stand by me – Ricordo di un’estate, di Rob Reiner. Con Wil Wheaton, River Phoenix, Kiefer Sutherland, Jerry O’Connell, Corey Feldman, John Cusack, Richard Dreyfuss. Durata 89 min. Usa 1986.

★★★★☆
1959: al termine dell’anno scolastico, quattro dodicenni di un paesino di campagna dell’Oregon, spinti dalla morbosa curiosità del probabile ritrovamento del cadavere di un loro coetaneo scomparso nei boschi, partono alla ventura, trascorrono probabilmente per la prima volta nelle loro vite la notte lontano da casa, lasciandosi alle spalle l’infanzia e la spensieratezza, avvicinandosi a grandi passi alla cosiddetta maturità attraversando luoghi fisici e della mente che ne segneranno comunque la memoria.
Film sottovalutato di un regista del quale i più conoscono solo il celebre e successivo ‘Harry ti presento Sally’, Stand by me è tratto dal racconto ‘The Body’ di Stephen King (di cui lo stesso regista curerà qualche anno dopo la bella trasposizione cinematografica di ‘Misery non deve morire’); eccoci di fronte ad un vero e proprio gioiellino che dopo un quarto di secolo non ha perso lo smalto e la brillantezza della sua uscita. Tra gli altri meriti, oltre ad essere splendidamente fotografato, il film ha il grande e rarissimo pregio di riuscire a far recitare quattro ragazzini senza le smorfie e gli stucchevoli dialoghi di tante pellicole di ambientazione scolastico/adolescenziale e di risultare pertanto credibili ed indimenticabili: non solo il compianto River Phoenix, ma anche e soprattutto Wil Wheaton, l’io narrante della storia, interpretato da adulto dal grande Richard Dreyfuss. Last but not least, un’ottima colonna sonora che, pur essendo in parte in comune con quella di American Graffiti (Book of Love, Get a Job), grazie all’aggiunta di un paio di perle (Jerry Lee Lewis ed ovviamente l’evergreen di Ben E. King, che dà il titolo alla pellicola) si amalgama alla perfezione col film, inserendo la giusta dose di ruffianeria e nostalgia ad un film tutt’altro che ruffiano e nostalgico.
Se una notte d’estate un telespettatore si imbattesse in questa pellicola (decoder o videoclub), farebbe davvero bene ‘una tantum’ a non cedere alle tentazioni degli spettacoli all’aperto e restarsene a casa a godersi questo piccolo capolavoro.

Recensione di Fabrizio

  One Response to “Stand by me – Ricordo di un’estate”

  1. […] Visti, rivisti, persi e ritrovati Stand by me – ricordo di un’estate Tra gli altri meriti, oltre ad essere splendidamente fotografato, il film ha il grande e rarissimo […]

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