Captain America: Civil War, di Anthony e Joe Russo. Con Chris Evans, Robert Downey jr, Scarlett Johanson, Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Tom Holland, Paul Rudd. Durata 146 min. USA, 2016
Mentre il filone cinematografico dei film supereroistici si trova all’apice del successo, come mai prima d’ora, esce in questi giorni nelle sale un film attesissimo che inaugura la cosiddetta “fase 3” della Marvel. “Captain America: Civil War” è il terzo film dedicato al più vecchio dei vendicatori, dopo “Captain America: The First Avenger” (2011) e “Captain America: The Winter Soldier” (2014). Questo terzo capitolo è diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo, già registi dell’ottimo sequel “The Winter Soldier”, ma che non avevamo ancora visto alle prese con un film corale. Eh sì, perché guardando questo “Civil War” si ha l’impressione di assistere ad un film sugli Avengers piuttosto che ad un film stand-alone sul personaggio di Cap, data l’ingente quantità di personaggi presenti nella pellicola. Come già è stato mostrato sui vari post e nei vari trailer, la trama del film s’incentra sul conflitto, dapprima psicologico poi prevalentemente fisico, tra Captain America e Iron Man, un conflitto che i più appassionati possono ricordare su una serie di fumetti Marvel uscita all’incirca una decina d’anni fa. L’arcano da svelare, prima che il film uscisse, era se il motivo del conflitto nel film sarebbe stato lo stesso del fumetto, e dunque vedere se il film sarebbe stata una fedele trasposizione dell’originale materiale cartaceo oppure se gli addetti ai lavori si sarebbero presi delle libertà. E’ naturale che l’obiettivo di questo tipo di film è quello di soddisfare la fetta di pubblico più ampia possibile, spaziando dai fan più accaniti e divoratori di fumetti, al pubblico più vasto che va al cinema solo per vedere un film d’azione e avventura. E dunque si cerca di trovare un compromesso tra il trasporre la storia in modo fedele alla fonte originaria e il tentativo di tradurre il linguaggio fumettistico sul grande schermo, prendendosi dunque delle libertà. In questo lungometraggio i fratelli Russo riescono a raggiungere questo obiettivo, tirando fuori un prodotto a mio parere all’altezza delle aspettative che riesce a concentrare in una sola pellicola, sebbene molto lunga, molte trame e sottotrame che in mani meno competenti avrebbero finito col rendere il film un pasticcio confusionario. Tuttavia, ho avuto a tratti l’impressione che i personaggi ad un certo punto del film fossero un po’ troppi e che sul piano della trama si facesse un po’ di confusione, ma questo difetto viene risolto nell’ultimo atto in cui tutti i fili narrativi convergono e i tasselli finalmente vanno a comporre il puzzle che chiarisce tutto lo scenario, dando luogo, tra l’altro, ad uno dei finali più intensi mai visti in un film della Marvel di recente memoria. Ho apprezzato molto il fatto che il conflitto tra Cap e Iron Man sia trattato come nel fumetto ma inserito in una cornice più complessa e con risvolti decisamente interessanti da un lato prettamente narrativo e con implicazioni etico-morali non indifferenti, evitando di far scadere il tutto in una scaramuccia tra Supereroi. La regia dei Russo è salda e consapevole come nel precedente film da loro diretto, fatta eccezione per alcune scene d’azione in cui i tagli sono forse un po’ troppi e il risultato è che il tutto risulta leggermente nauseante e non molto chiaro. A parte questo neo, le coreografie delle scene d’azione sono ispirate e spettacolari, le ambientazioni sempre varie e accattivanti, e per fortuna il film non si affida troppo alla Computer Grafica, come è solito al giorno d’oggi, ma anzi usufruisce molto di effetti speciali pratici, il che contribuisce al realismo dell’insieme. I personaggi, benché numerosissimi, sono stati gestiti bene e approfonditi, sono esplorati i loro punti di vista e motivazioni. Ho notato un paio di buchi di sceneggiatura qua e là ma tutto sommato era pressoché impossibile far combaciare perfettamente le tantissime ramificazioni della trama, per cui su questo aspetto è a mio avviso possibile chiudere un occhio. Le interpretazioni sono ancora una volta convincenti, con gli attori che mostrano sempre più sicurezza nell’interpretare questi supereroi film dopo film. E veniamo alla cosa che i più attendevano di questa pellicola: l’introduzione di Spider Man nel Marvel Cinematic Universe. Come sarebbe stato rappresentato e introdotto il celebre arrampicamuri dell’universo attuale Marvel? Sarebbe stato all’altezza degli ottimi film di Raimi, e superiore al fallimento della Sony con i due film della serie “Amazing Spiderman” interpretati da Andrew Garfield? La mia risposta è: decisamente. Il nuovo interprete, Tom Holland, è semplicemente perfetto per quel poco che si vede (Spider Man ha circa venti minuti di screen time) e in poco tempo sono riusciti a presentarlo in maniera molto convincente, motivo per il quale attendo parecchio il film stand alone sull’ Uomo Ragno che uscirà nel 2017. Il film dura molto (quasi due ore e mezza) ma non risultano pesanti; un risultato, questo, raggiunto anche grazie all’abilità dei registi e sceneggiatori di gestire l’immensa carne al fuoco che ardeva sulla brace di quest’opera. In definitiva, un film da non perdere per gli appassionati del genere e da vedere per gli amanti del cinema d’intrattenimento, che continua a tenere alti gli standard dei cinecomics targati Marvel, che fino adesso hanno raramente deluso . Sebbene già ad una prima visione io abbia notato qualche piccolo difetto qua e là, che ho già elencato sopra, comunque il film ha dei picchi veramente alti che riescono a compensare abbondantemente le suddette imperfezioni.
Per concludere, vorrei evidenziare i maggiori pregi del film: la scena dello scontro tra le fazioni di supereroi opposte che si traduce in uno dei combattimenti, a mio parere, più belli che si siano mai visti in un film Marvel; e, ovviamente, l’eccellente, seppur breve, trasposizione di Spider Man.
Recensione di Kevin McNally
Questo film è piuttosto noioso. Forse non sono solo un fan di supereroi. Un altro film Anthony Russo, Welcome to Collinwood ( https://www.filmstreaming.zone/4548-welcome-to-collinwood-2002.html ), mi è piaciuto di più.