A proposito di Davis, di Joel Coen, Ethan Coen. Con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, Ethan Phillips, Robin Bartlett. 105 min. – USA, Francia 2013.
I fratelli Coen per la loro ultima fatica cinematografica si ispirano al libro autobiografico “The Mayor of MacDougal Street” (tradotto come “Manhattan Folk Story”) di Dave Van Ronk,folksinger scomparso nel 2002, e ci fanno fare un salto temporale proiettandoci al Greenwich Village, nell’epoca dove la musica folk d’autore si impossessava di New York con la sua potenza, intensità e poesia.
Llewyn Davis è uno dei frequentatori del Village, (e nello specifico il famoso Gaslight Cafè)con la sua chitarra e i suoi brani desiderosi di esser ascoltati. Llewyn è ramingo dorme sul divano di persone incontrate poco prima, è sempre senza risorse economiche e non riesce a farsi apprezzare.
Da qui tutte le sue vicissitudini on the road, ed è proprio il movimento uno dei fulcri del film, visto che Llewyn è in perenne viaggio tra parecchi spostamenti e peripezie e incontri.
E’ molto facile detestare però la figura di Davis, per i suoi atteggiamenti, la sua scontrosità, il non sapersi affatto relazionare con le altre persone per la sua veemenza, i suoi fallimenti sentimentali e per come sbeffeggia gli artisti che provano a esprimersi sui palchi vista la sua evidente frustrazione per i suoi insuccessi. Insuccessi inevitabili visto il suo atteggiamento.
Un film sicuramente per chi ama quel periodo storico, per quell’energia che permeava il Village, segnalo la fotografia eccellente e un cameo delizioso di Justin Timberlake. Molto gustoso poi un episodio verso la fine del film che ha protagonista chi ha segnato in modo indelebile il Village e il Gaslight Cafè, il piu grande riferimento della musica folk americana di sempre ovvero Bob Dylan. Una figura che anche se protagonista di un episodio aleggia costantemente nel film.