La nostra nuova “chiacchierata” per Slowcult vede oggi protagonista Donatella Mei. Attrice, autrice, poeta e organizzatrice culturale, dal 2000 si occupa di cabaret e poesia performativa.
La strepitosa quanto inquietante interpretazione di Silvia Gallerano, partendo in sordina da una sorta di smarrimento e inquietudine, si trasforma strada facendo in qualcosa di viscerale che sale fino a trasformarsi in nevrotica rabbia sconfinante nella follia. La nudità del fisico è nulla al confronto del modo in cui la protagonista riesce a mettere a nudo la propria anima.
Un’opera importante, una celebrazione del Mistero, che possiede una forte intensità emozionale, che rappresenta la sempiterna, devastante lotta tra la Razionalità e le forze oscure dell’Irrazionale, ma che potrebbe essere letta anche come il rifiuto dell’Alterità e le sue devastanti conseguenze, che genera stupore e meraviglia…
E’ stato un piacere immenso poter ammirare la Grande Danza e poterla ammirare qui a Roma, città che non ha mai brillato in questo senso. Mi auguro che in futuro molte più persone possano permettersi questa gioia per gli occhi e nutrimento per lo spirito. Perché la danza è cultura, è amore per il bello e da sempre ha aiutato l’uomo ad evolvere… Proprio come suggerisce il titolo dello spettacolo!
La straordinaria danzatrice Alessandra Ferri torna finalmente a Roma dopo parecchio tempo. Il 30 luglio alle ore 21, alla Cavea dell’Auditorium parco della musica la potremo ammirare in uno spettacolo dal nome “Evolution” prodotto dalla Daniele Cipriani Entertainment insieme alla Fodazione Musica per Roma.