In questi venti anni i KlezRoym hanno svolto un lavoro indispensabile nel mantenere vivo il patrimonio musicale Klezmer. La riscoperta della tradizione, le riletture di canzoni del repertorio ebraico e la scrittura di brani originali sono in sintesi i principi su cui si basa la musica del gruppo
Il”Light of Day” oggi è diventato un vero e proprio tour europeo a supporto della lotta al Morbo di Parkinson. Un evento nato in America da Bob Benjamin e che vede Bruce Springsteen come uno dei suoi piu importanti fautori.
Nel 2005 il tutto accadde dentro le mura trasteverine del Big Mama, ma oggi lo show di chiusura del Tour europeo (Altre 3 date italiane:Torino, Cantù, Muggia) si terrà in una sala di registrazione storica, il Forum Music Village dove hanno registrato molti fra i più grandi musicisti del mondo. Quincy Jones, Red Hot Chili Peppers, Morrisey, Bakalov, etc… Qui Ennio Morricone ha registrato gran parte delle sue colonne sonore tra cui “C’era una volta in America”. Insomma un luogo magico, dove si respira un’aria e un’atmosfera incredibile.
Ed è un assoluta delizia per le orecchie e la visuale vedere questa famiglia esplosiva sul palco. I tre fratelli Durham (Kitty, Daisy & Lewis appunto) e i loro genitori sono tutti eccellenti polistrumentisti.Solo la mamma Ingrid è stabile al basso o contrabbasso e il babbo Graeme Durham alla chitarra. (Quest’ultimo molto in ombra sul palco).
Il resto è tutto un vortice di cambi strumenti, e tutti lo fanno dannatamente bene, anche meglio dell’altro. Pop music, R ‘n B, blues, psichedelia, Soul, Country, Jazz e Ska sono tutti mischiati alla grande, in un turbinio e di colori (gli scintillanti vestiti glitterati delle sorelle Durham), il pubblico balla senza fine completamente assorbito dall’energia contagiosa della famiglia, che ci inonda di musica senza tempo e assolutamente fluida dove tutto il loro mondo confluisce, tanto dal scordarsi di essere a Roma, proiettati magari in qualsiasi live club londinese. Come quelli che magari frequentava la Amy Winehouse per esempio.
Il Wishlist Club, ormai uno dei live club romani piu attivi e presenti per quanto riguarda la scena musicale originale romana e non ( e spesso teatro delle nostre Slowfeste, ricordiamo gli show dei Mardi Gras, di Joe Victor e la più recente con Barbara Eramo) ospita questa sera il il ritorno sulle scene della rock band romana Closeway.
Non avendo termini di paragoni con gli Scisma di allora posso allora solo testimoniare la qualità sonora, la gioia palpabile nei volti di Sara Mazo, Paolo Benvegnu e gli altri Scisma, la altissima qualità del songwriting, si perchè le loro canzoni suonano attualissime ancora oggi, come se il tempo si fosse fermato e non sembra di assistere a una reunion, quanto a un grande concerto di una grande band. I nuovi brani si mischiano benissimo con il vecchio repertorio degli Scisma, e abituati a sentire i loro brani da Paolo Benvegnù, anzi dai Benvegnù, beh stasera siamo tutti ipnotizzati dal carisma e dall’incantesimo di Sara Mazo che si riappropria cosi della sua storia.
Il Villa Festival rimane una delle opportunità più autentiche, in Italia, per l’ascolto di certe sonorità in gran parte assenti dai circuiti commerciali, ma vive e presenti in quelli di matrice “underground”.
L’edizione 2015 è stata molto positiva, anche per il costante interscambio tra i musicisti, le loro collaborazioni intrecciate, lo spunto per progetti comuni; le proposte culturali sottese alle band che hanno partecipato all’evento si sono dimostrate quanto mai vive ed intense,
Con un suono dilagante scaturito da strumenti tradizionali della cultura gaelica che si infrangono nel ritmo di chitarre elettriche e batteria, la band sbarca in Europa per promuovere il loro secondo album ‘Sober And Godless’ che segue a distanza di ben 5 anni il disco di esordio ‘Gangs of New Holland’.