Ad un’ora di distanza da Roma dunque si apre un mondo variegato sorretto principalmente dal desiderio di proporre al pubblico innovative e sperimentali proposte espressive, dove la cultura dell’arte fa da padron
Francesco Rosi, uno dei più grandi registi italiani di sempre, è scomparso a 92 anni, dopo una intensa vita spesa nella cultura e nell’impegno civile, che lo ha reso un testimone del nostro tempo, un intellettuale indomito ed antidogmatico, che sapeva scavare nella realtà contemporanea, e metterne in luce i lati più oscuri e contraddittori.
Come da tradizione ormai consolidata, la redazione di Slowcult saluta l’arrivo del nuovo anno con un resoconto delle migliori uscite dell’anno che si sta chiudendo, per le categorie Cinema, Album Musicali, Concerti e Letteratura. Per quest’ultima categoria, anche per quest’anno si è scelto di elencare titoli non necessariamente editi nell’anno che si chiude ma anche quelli che, letti nell’anno, più abbiano entusiasmato.
La redazione di Slowcult vi augura un buon 2015!!
Una raccolta imperdibile che permette di comprendere più di mille parole l’esplorazione artistica e umana di un personaggio chiave degli USA di fine XX secolo, molto celebrato per le sue numerose pellicole di culto (oltre al già citato Easy Rider, basti pensare tra le tante, alle sue interpretazioni in Blue Velvet ed Apocalypse Now) ma meno conosciuto, almeno dalle nostre parti, per le sue attività parallele in ambito fotografico.
A distanza di trentacinque anni dalla scomparsa dell’artista che maggiormente ha influenzato gli studi sulla vocalità umana, le testimonianze impresse tra i solchi del vinile di lavori come Metrodora o Cantare la voce rappresentano ancora l’eredità di una fase storico-culturale irripetibile nella ricerca musicale italiana, nonché il tramonto di una generazione votata alla sperimentazione ed alla crescita personale squisitamente estranea alla realtà canora contemporanea.
Il 5 aprile 1994 moriva improvvisamente e tragicamente Kurt Cobain, simbolo suo malgrado dell’esplosione del cosiddetto grunge e dell’ultima volta in cui il rock è stato grande. A vent’anni di distanza Slowcult ricorda il leader dei Nirvana, l’ultima rockstar, con tre articoli di Dark Rider, Andrea Carletti e Fabrizio82.
Qui di seguito proponiamo un brevissimo racconto in cui è celato un mito. Scopri il mito ed invia una mail a info@slowcult.com con oggetto “Indovina il mito” oppure lascia un commento scrivendo il tuo nome e la soluzione. Segui i casi di Olimpo Mitico, la prossima volta in palio tre biglietti per la slowfesta di primavera!