Mag 062018
 
EDDA DELL’ORSO: Uno Stradivari per Ennio Morricone

Del resto per lei il canto è vita, senz’altro più del cinema. Eppure è soprattutto grazie al cinema che continua a tramandare le più grandi emozioni. Non per niente un gruppo punk rock come i Ramones e uno heavy metal come i Metallica hanno aperto per anni i loro concerti con “L’estasi dell’oro” (da Il buono, il brutto, il cattivo)

Mar 272018
 
Revolution: Musiche e Ribelli 1966 – 1970: la celebrazione dell’Utopia, una generazione in rivolta

Un excursus appassionato e visionario, che prende avvio da una idea e si sviluppa attorno ad essa: l’Idea di Rivoluzione che travolse in soli cinque anni, dal 1966 al 1970, gli stili di vita sociale delle società occidentali, plasmando la cultura di una intera generazione ed i cui effetti sono in larga parte presenti ancora oggi.

Mar 132018
 
Annalisa Venditti: il fascino delle zone d'ombra

Incontriamo Annalisa Venditti in una breve pausa della sua intensa giornata di lavoro: scrittrice, giornalista e autore televisivo, da anni si occupa di cronaca nera, giudiziaria e omicidi irrisolti per il celebre e seguitissimo programma “Chi l’ha visto?” e ha all’attivo molti interessanti progetti letterari e teatrali

Dic 282017
 
Le stelle di slowcult 2017

Come da tradizione ormai consolidata, la redazione di Slowcult saluta l’arrivo del nuovo anno con un resoconto delle migliori uscite dell’anno che si sta chiudendo, per le categorie Cinema, Album Musicali, Concerti e Letteratura

Nov 092017
 
Stranger Things 2

Ancora una volta l’universo di Stranger Things dimostra di essere non solo una semplice serie a marchio Netflix ma qualcosa di più: Stranger Things 2 è un viaggio esperienziale ed emozionale, un ritorno al passato (più precisamente al 1984, l’anno delle elezioni presidenziali Bush Vs. Reagan) che si avvale di atmosfere nostalgiche e (veramente) di altri tempi, ormai lontane ma indimenticabili.

Lug 112017
 
Una lectio magistralis di bellezza: Gian Paolo Barbieri al Maxxi

Gian Paolo Barbieri ci porterà in un’epoca che pare distante anni luce da quella odierna. Il mondo e l’epoca della foto analogica. Senza filtri, senza inganni, senza photoshop. La foto pensata, studiata, sentita fino dentro le viscere. La foto che viene da un set creato in studio, o con tecniche molto innovative. Passando in rassegna alcuni dei suoi scatti, tra cui quelli per Vogue Italia (fu autore della prima copertina del 1965), Gian Paolo Barbieri ci fa andare con lui dietro gli scatti, nell’ispirazione spesso cinematografica (Hitchcock, il film “Casablanca”, ma non solo), ci fa stare con lui quando racconta del set per Vivienne Westwood ispirato alla Zattera della Medusa, famoso dipinto di Theodore Gericault con 4 modelli che erano dediti a “innaffiare” la scena, con un set veramente immerso nell’acqua.
Ci mostrerà la grazia di Audrey Hepburn, i lavori su le sue Polaroid, tutti artigianali e di grande impatto, i sapori dei set africani e poi di Tahiti con i suoi tatuaggi che decorano corpi scultorei. Tatuaggio come segno di riconoscimento, non come mera vanità. I suoi fiori, i suoi diari dove annotava i suoi set fotografici.

Giu 142017
 
Odradek: Storia di una libreria indipendente

Slowcult fa propria questa battaglia per la sopravvivenza della libreria, che rientra nella linea culturale che da sempre il nostro sito, la nostra associazione porta avanti.