In fondo, Senza lasciare traccia è la mise en scène di un padre e di una figlia alla ricerca di un’effimera libertà che permetta di vivere in maniera semplice e – soprattutto – di conoscersi.
Tra approfondimento psicologico e messa a nudo dell’animo umano, First Reformed si trasmuta in presa di coscienza dell’uomo condannato all’isolamento nonostante faccia parte della società, collettività relazionale e interattiva in cui, purtroppo, a volte vige la più totale indifferenza verso l’altro da sé.
Hot Summer Nights non è solo il resoconto di una calda estate vissuta tra hit musicali, droga, alcol, sballo e rischio bensì qualcosa di più: dopo un incipit in medias res, l’opera prima di Bynum (ri)costruisce – pezzo dopo pezzo – il modo in cui si arriva al distruttivo punto di non ritorno della propria esistenza.
Nato a New York il 20 ottobre 1958 da padre danese e madre americana, è il maggiore di altri due fratelli, Charles e Walter. Durante l’infanzia, a causa dell’attività del padre che lavora nei ranch, scopre gli orizzonti sconfinati del Venezuela e dell’Argentina, e poi da adolescente si trasferisce con la famiglia a Copenaghen.