I primi tre film di Bourne (più lo spin-off) hanno gettato le basi per i personaggi e per le macchinazioni in cui erano coinvolti. Il quarto capitolo, invece, fa tabula rasa, spostando l’attenzione non tanto sul contesto spionistico, quanto sul versante fisico e umano
Se in Boyhood il regista offre allo spettatore la crescita progressiva (dalla tarda infanzia alla maggiore età) del protagonista nel reale arco temporale di dodici anni, in Tutti vogliono qualcosa gli anni antecedenti all’inizio degli studi universitari, sembrano che siano già abbandonati alle spalle, buttati nel dimenticatoio della memoria.
il film si mostra fedele e rispettoso nei confronti del contesto storico, dipingendo onestamente e senza filtri la condizione inaccettabile e difficile in cui le donne dell’epoca si ritrovavano a vivere e quanto fosse stato arduo fare dei passi avanti, raggiungendo obiettivi che al giorno d’oggi ci sembrano scontati ma che…
Sono giornalisti armati di coraggio e in cerca della verità quelli di Il caso Spotlight, uomini e donne che devono fare i conti con un sistema corrotto, chiuso e voltagabbana che, parimenti, rischiano la propria professione e l’incolumità pur di rendere giustizia a quelle persone senza voce che da una vita sopportano il peso di un qualcosa di inconfessabile.
Con tocco registico delicato e mai autoreferenziale, che alterna momenti di breve sospensione temporale e riflessiva (tipici del cinema asiatico tutto) ad attimi più vivaci e introspettivi, Little Sister diventa uno specchio nel quale, senza manierismi o retorica alcuna, è possibile mostrare, riflettere i punti di forza, ma anche di debolezza, delle singole protagoniste