Un festival molto innovativo, pienamente riuscito, caratterizzato dal sincretismo culturale dell’autore del prezioso volume da cui trae il nome
Un’opera importante, una celebrazione del Mistero, che possiede una forte intensità emozionale, che rappresenta la sempiterna, devastante lotta tra la Razionalità e le forze oscure dell’Irrazionale, ma che potrebbe essere letta anche come il rifiuto dell’Alterità e le sue devastanti conseguenze, che genera stupore e meraviglia…
La sua geniale ironia ed amabilità, il suo spessore, la sua sconfinata erudizione, il suo amore per il sapere visto come ampliamento delle capacità espansive della coscienza dell’uomo sono irrimediabilmente perdute. Ma ci lascia un patrimonio culturale destinato a rimanere nei secoli, come la semiologia e la ricerca filosofica applicata alla contemporaneità.
Il Villa Festival rimane una delle opportunità più autentiche, in Italia, per l’ascolto di certe sonorità in gran parte assenti dai circuiti commerciali, ma vive e presenti in quelli di matrice “underground”.
L’edizione 2015 è stata molto positiva, anche per il costante interscambio tra i musicisti, le loro collaborazioni intrecciate, lo spunto per progetti comuni; le proposte culturali sottese alle band che hanno partecipato all’evento si sono dimostrate quanto mai vive ed intense,