Thriller dai tempi lenti e dalle forti implicazioni etiche e morali, The Oath dimostra di essere un buon esercizio di stile registico.
Ancora una volta l’universo di Stranger Things dimostra di essere non solo una semplice serie a marchio Netflix ma qualcosa di più: Stranger Things 2 è un viaggio esperienziale ed emozionale, un ritorno al passato (più precisamente al 1984, l’anno delle elezioni presidenziali Bush Vs. Reagan) che si avvale di atmosfere nostalgiche e (veramente) di altri tempi, ormai lontane ma indimenticabili.
Il genio della fuga è un bilanciato connubio tra rapine, amori (e morti) a ritmo di musica e velocità, un lavoro cinematografico che non si prende e non si lascia mai prendere sul serio, presentandosi spudoratamente per quello che è: un puro esempio di entertainment che mira a divertire in maniera scanzonata e senza fare troppo sul serio
La grandiosità di un film come Le iene risiede nella capacità di Tarantino di non radicare le sue pellicole in un unico e identificabile genere cinematografico, variando di continuo registro e spaziando dalla commedia grottesca al film drammatico, dall’action noir al thriller senza mai cadere nel banale o nel ridicolo
La luce sugli oceani è uno scontro di anime, di un triangolo esistenziale che si staglia sul panorama (reso eccezionale dall’ottima fotografia e dal sapiente utilizzo della mdp) di un paesaggio immenso e affascinante, ma a volte anche duro, crudele e mirato a mettere alla prova la (r)esistenza di chi lo abita.
Molto più cupo che in precedenza (senza tuttavia aver accantonato gli sprazzi di black humour) John Wick – Capitolo 2 non si riduce a mero sfoggio di scene d’azione violente e coreografie da combattimento perfettamente sincronizzate, in quanto si rivela essere un’analisi introspettiva dell’animo di Wick, uomo ormai solo e senza più nulla da perdere
Privo di manierismi di sorta e di appesantimenti relativi al genere, arricchito da una meravigliosa fotografia e da un affiatato cast all black capitanato da Denzel Washington a cui – spesso e volentieri – ruba la scena la vulcanica e intensa Viola Davis, Barriere è la lucida e intima analisi del rapporto tra marito e padre verso moglie e figli