Saggio sulla lucidità di Josè Saramago
Dopo aver letto “Cecità” di Josè Saramago ho pensato che questo autore meritasse tutte le mie attenzioni. Il libro che ho scelto è “Saggio sulla lucidità”. Dalla quarta di copertina leggo: “Un paese senza nome. Una città senza nome. Delle normali elezioni amministrative. Ma qualcosa non va per il verso giusto. La gente non va al mare, non diserta i seggi. Vota, ma vota scheda bianca. Un gesto rivoluzionario, una congiura anarchicha, una provocazione di gruppi estremisti? …”.
Mi soffermo a pensare che ogni volta, entrando in un seggio elettorale, ho avuto quell’attimo di esitazione, di incertezza, il desiderio irrefrenabile di non tracciare nessuna croce, nessuna x, nessuna preferenza. Una precisa scelta, quella di non scegliere. La miglior forma di dissenso, utilizzare l’unico strumento a mia disposizione, il voto, senza però votare. Lo ho desiderato tante volte e tante volto ho invece apposto quella mortificante x. Ogni volta pensando che l’altro era peggio e che non potevo essere complice dell’altrui vittoria. Come avrei poi potuto lamentarmi di qualcosa alla quale non mi ero opposta? Mi sembrava di sottrarmi autorevolezza e così ho sempre ceduto e la x ha sempre trionfato sull’arida scheda elettorale.
Leggo avidamente il libro sperando di trovare una conferma, o almeno un supporto alla mia teoria. Nessuno di noi deve più esprimere una preferenza, la schiacciante presenza di schede bianche sconvolgerà il paese e una rivoluzione silenziosa accadrà.
Saramago sconfessa le mie semplicistiche aspettative e con sconvolgente lucidità mi guida attraverso una storia di diffidenza, di uomo contro uomo, di sospetti, di personaggi politici che potrebbere appartenere ad ogni tempo ed ogni dove. La matrice del ‘complotto’ non viene svelata ma quelli che ai miei occhi sono degli eroi vengono inquisiti, perseguitati, eliminati. I protagonisti del racconto, veri esseri comuni e proprio per questo speciali, si scoprono essere legati ai personaggi di “Cecità”, l’irresistibile primo grande successo di Saramago.
Saramago ha scritto questo romanzo alla età di 82 anni e ad essere onesta ciò mi getta nello sconforto. Un grande vecchio, insignito del premio Nobel, descrive un mondo alla deriva pervaso di lucida freddezza e sete di potere. Questo non mi fa ben sperare per il nostro mondo malato da tempo.
Recensione by Lisa
Ciao Lisa,
oltre a Cecita’ e a Saggio sulla lucidita’ ti consiglio anche Il memoriale del Convento ed il Vangelo Secondo Gesu’ (oltre a l’anno della morte di Riccardo Reis).
Soprattutto i primi due sono strettamente caratterizzati dalla capacit’ di Saramago di raccontare la Storia (e non una storia) con gli occhi della gente che la vive.
Questa sua capacita’, secondo me, e’ alla base di tutti i suoi scritti: il personaggio storico e’ l’uomo che vive tutti i giorni la vita.
Buona lettura
lupacchiotto