Nov 302024
 

Nervi: E poi svegliarsi presto (Pioggia Rossa Dischi/Believe 2024)

Molto personale questo album di debutto di Nervi (aka Elia Rinaldi), un disco che è un diario aperto, una vita che scorre e raccontata con una voce narrante che sa guidarci con assoluta personalità tra gli undici brani. Undici brani tra ballad, pop’n’roll e atmosfere decadenti dove il tema sono i sogni generazionali, le strade di Firenze, le sfumature molteplici dell’amore, l’ineluttibiltà che tutto debba finire, i ricordi che provengono dal passato e molto altro per un lavoro si malinconico, ma che arriva dritto ammaliando e convincendo.

Racconta Nervi: “In questo disco c’è il rapporto di una generazione con le città, la droga, il divertimento, la libertà, l’amore e il senso di colpa e il fallimento. Come fosse un piccolo ritratto di quell’età in cui già non si può più essere tutto, ma non si è ancora niente di definito. Volevo descrivere quella sottile linea che unisce il voler fare tardi e il doversi svegliare presto. Descrivere la totalità a cui si ambisce quotidianamente senza mai ritenersi soddisfatti.
Ho vissuto i vizi puerili dei salotti borghesi, il dramma dell’impoverimento, il viaggiare nomade di chi mai si sente a casa, i fiumi di sangue dell’amore che riempiono ogni vuoto. Ho visto matrimoni falliti continuare senza sosta e amori irrefrenabili venire interrotti con la violenza fatale di una diga che domina il corso di un fiume.

Ci dimentichiamo in fretta cosa lasciamo da parte, lontano da noi, perché vogliamo sempre tutto, e il tutto ci accieca. Voglio cantare alle piccole cose ciò che lasciamo da parte, ciò che ci passa inosservato, ciò di cui sentiamo di non avere bisogno. L’insignificante, il minuzioso, l’invisibile.”

A cura di Fabrizio Fontanelli

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