“È un lavoro che ha coinvolto musicisti, artisti, poeti, cantautori sparsi per tutta Italia, che hanno contribuito a realizzare non solo il disco, ma anche testi, illustrazioni, racconti poetici, raccolti nelle pagine del booklet in cui è confezionato il cd. Ogni brano è stato affidato ad un illustratore diverso, che ha avuto cura di tradurre in immagini ciò che sentiva, creando opere uniche che ci hanno ulteriormente ispirato. A completare il contenuto del libretto, oltre alla presentazione dei brani con testo e traduzione a fronte, è stato scritto per l’occasione un glossario poetico che accompagna ogni tappa di questo viaggio. Per produrre il disco siamo partiti all’avventura, registrando ovunque: a casa, sotto i letti, in scuole, parchi, giardini, al mare, facendoci ispirare dai suoni della natura ed immaginandoci i contesti in cui le storie si svolgono. Abbiamo viaggiato da nord a sud per permettere a tutti i musicisti coinvolti di partecipare al meglio alle riprese, trasformando anche i periodi di assenza, di distanza forzata, in bellezza”
Cosi ci raccontano i Rema del loro album “Tintu” uscito per Alfa Music, un vero e proprio viaggio umano e sonoro unico nel suo genere.
Tintu è una parola molto particolare: sembra innocua, ma invece riporta al “malvagio, contraffatto, macchiato”. Una macchia nascosta nel quotidiano, che contagia sia i gesti semplici che i grandi cambiamenti, e che è facile confondere e nominare in maniera impropria deformando cose e persone. “Tintu” sono nove brani che riportano delle verie storie ma anche leggende, eventi, delusioni, rinascite, amori gettando un po di luce sui lati piu tenebrosi;
Articolo di Fabrizio Fontanelli