Andrea Laszlo DE SIMONE, ‘na cosetta estiva, Roma 9 luglio 2019
Dopo un inverno passato a scrivere quello che sarà il nuovo capitolo della sua discografia, un mediometraggio musicale dal titolo “Immensità”, Andrea Laszlo DE SIMONE torna a Roma in una delle poche uscite estive che il cantautore torinese insieme alla sua band, concederà al suolo italico. Ed io riesco finalmente a soddisfare la mia voglia di riascoltare l’autore di “Uomo Donna”, per chi scrive uno degli album più importanti degli anni ’10 della musica italiana di questo millennio, uscito nel 2017 per i tizi della 42records.
Arrivo a Via del Mandrione un’ora prima dell’ora prevista del concerto e, apprendendo la piacevole notizia che il concerto sarà gratuito, troviamo la band insieme al protagonista della serata che scambia parole e sorrisi con la gente, che piano piano va riempiendo lo scenario estivo de Na Cosetta. Scenario niente male tra l’altro quello estivo del locale romano, con l’atmosfera giusta da serata all’aperto con buona musica di sottofondo e una piacevole luce soffusa che sottolinea l’attesa da gran concerto. Perché lo sappiamo tutti noi che siamo venuti a vederlo ed ascoltarlo, che stasera sarà un gran concerto. Alla fine le premesse ci sono tutte: la stessa band che l’accompagna da 5 anni a questa parte, oramai rodata e funzionale alle sonorità proposte dall’artista torinese; il nuovo disco/progetto in arrivo a settembre di cui accennavo prima, anticipato da un singolo/video meraviglioso come “Conchiglie”; le canzoni che verranno proposte da “Uomo Donna”, che saranno sicuramente la parte più sostanziosa del concerto.
E dopo un’ora dall’inizio stabilito, i nostri fanno l’ingresso sul palco presentando, come loro solito dopo un lungo intro, la canzone omonima del disco del 2017 e proseguono con la più bella canzone d’amore che sia stata scritta negli ultimi 10 anni, “Sogno l’amore”, e proprio questa insieme alla successiva “Vieni a salvarmi” fa saltare all’orecchio l’importanza nella musica italiana al giorno d’oggi di Andrea Laszlo DE SIMONE. La sperimentazione mescolata al cantautorato pop, e quelle assonanze alla musica italiana degli anni 70 più all’avanguardia, tracciano la via per un nuovo modo di intendere la musica d’autore. Vicino ma sostanzialmente lontano dall’universo indie italiano che ha spopolato negli ultimi tre lustri, il nostro insieme ad artisti come Giovanni TRUPPI, si può considerare uno degli alfieri al momento della rinascita del nostro italico cantautorato.
Il concerto prosegue presentando tutte le canzoni del disco di cui sopra, con l’apprezzabile scelta di suonarle con diversi arrangiamenti rispetto a quelli proposti nel tour che aveva accompagnato l’uscita del disco, leggermente più lontani dall’originale ma comunque rimasti fedeli alle caratteristiche sonorità psichedeliche del disco e della band. Probabilmente queste date estive saranno utilizzate anche come prova per il tour invernale a supporto di “Immensità” e ad ogni modo riescono a tenere alta l’intensità fino ad arrivare ad una tripletta composta da “La guerra dei baci”, “Fiore mio” e “Sparite tutti” che esalta e fa cantare tutto il pubblico presente.
Il concerto si avvia alla conclusione e i nostri scelgono come chiusura “Perdutamente”, brano tratto da “Ecce Homo”, esordio del 2012, uno dei pezzi più intimi del disco. Non ci saranno bis ed anche questo sottolinea una componente importante del gruppo: il concerto è vissuto come elemento di unione tra chi è sul palco a suonare e chi è di fronte a loro ad ascoltare in un flusso unico di dare e avere. Certo, ogni concerto aspira a questo ed ogni artista fa in modo che questo accada, ma nel loro caso la differenza si sente: dagli applausi rivolti al pubblico ogni volta che finisce una canzone, alla sincerità in cui ci fanno sapere che non ce la fanno più a suonare e che l’indomani hanno un altro concerto e che quindi per stasera, basta così.
E invece no, stasera non basta così. Il pubblico richiede a gran voce “Conchiglie”, l’ultimo singolo, e dopo un’iniziale riluttanza nel proporla accettano, mettendo le mani avanti, perché questa è la prima volta che la propongono dal vivo ed è la prima volta che la suonano insieme. Ma il risultato sarà eccellente, il brano si mostrerà in tutta la sua bellezza e il calore che il pubblico riserva alla canzone e alla band che ha voluto fargli questo regalo, si manifesta con un’ultima canzone, un brano mai edito e che viene proposto in pochissime occasioni dal vivo, tanto è vero che non ha nemmeno un titolo.
Il concerto finisce davvero, Andrea quasi non vorrebbe lasciare il palco e viene portato via dalla band. La qualità e la passione che questi 6 ragazzi trasmettono col proprio lavoro non lascia indifferenti, e il pubblico presente lo sente e li lascia andare ricoperti di applausi e di facce felici e soddisfate.
Adesso aspettiamo il prossimo disco e i concerti che lo accompagneranno per avere la conferma che Andrea Laszlo DE SIMONE è quella punta di diamante che splende, si illumina e trasmette la propria luminescenza a chi ha la fortuna di stare di fronte a lui in serate come queste.
SETLIST:
Uomo Donna
Sogno l’amore
Vieni a salvarmi
Mi manchi
Solo un uomo
Eterno riposo
Questo non è amore
Gli uomini hanno fame
La guerra dei baci
Fiore mio
Sparite tutti
Perdutamente
Conchiglie
senza nome
Live Report e Foto di Marco Andreoni