Gen 032019
Roma, Largo Venue – 11 dicembre 2018
È un ragazzo del sud degli Stati Uniti quello che sale sul palco, dietro la sua sigaretta e i suoi occhiali c’è tutta la sua vita, le sue esperienze e la sua terra.
Per lui salire sul palco senza una band e con una chitarra da pochi euro e la cosa più semplice .
Non è un personaggio che si monta la testa, altrimenti verrebbe a mancare la base del rapporto con chi l’ascolta.
Sicuramente crea una relazione intima con i fans, una sorta di cerchia di amici.
Dal vivo esprime con molta più intensità quello che produce in studio, mi ricorda l’amico che si va a trovare a casa e che ti suona la sua canzone nella sua cameretta.
La gente lo segue e assorto e silenziosa quasi ipnotizzata lui mette in mostra le sue ossa, l’America del Sud.
Non ha una scaletta vera e propria lui armeggia con i suoi appunti e la fine tira fuori quello che i fans non si aspettano, ma che lui sente maggiormente di dover esprimere, n grosso regalo per chi la ascolta.
Nella sua logica c’è solo se stesso da mostrare agli altri.
I brani dal vivo più interessanti sono stati:
Fuck your wisdom
Small spaces
When i shoot at you with arrows
My blood will call out to you from the ground
Beneath the rose
The sleep of the damned
From the bottom of my heart
I suoi album da ascoltare tutti! Il suo ultimo lavoro è “When I shoot at You With Arrows, I Will Shoot to Destroy You”.
Live report e foto di Tommaso Notarangelo