Ogni maledetto Natale, regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo. Con Alessandro Cattelan, Marco Giallini, Corrado Guzzanti, Alessandra Mastronardi, Valerio Mastandrea. 95 min. – Italia 2014.
Con un cast del genere era quasi impossibile non ridere. Cito a braccio: Valerio Mastandrea, Corrado e Caterina Guzzanti, Marco Giallini, Francesco Pannofino, Stefano Fresi… sono alcuni dei protagonisti dell’ultimo film del trio di registi e autori di Boris: Ciarrapico, Torre e Vendruscolo. Il titolo è “Ogni maledetto Natale” e ci troviamo di fronte a una commedia sgangherata e corale che si divide in due parti molto diverse tra loro e non ugualmente felici.
Se la prima parte è assurda e grottesca al limite della parodia, la seconda ci presenta una situazione che seppur sicuramente estremizzata in fondo in fondo presenta una serie di eventi molto più aderenti alla realtà.
Questa cosa – che forse è anche voluta e non siamo di fronte a una distrazione degli autori – disturba un po’ perché c’è un cambio di registro che spezza il clima precedente al quale il pubblico si è abituato.
Nella prima parte si racconta il Natale di una grandissima famiglia di provincia rappresentata più simile a un branco di scimmie che a delle persone. Su tutti spicca un Mastandrea meraviglioso, trasformato in un vero e proprio troglodita. Anche gli altri sono grandiosi a parte Laura Morante la cui performance induce a chiedersi come mai sia stata scritturata in un film dove lo scopo è quello di far ridere, visto che lei i tempi comici proprio non li possiede. La risposta arriva puntuale nella seconda parte del film dove infatti l’attrice finalmente si muove molto più a suo agio nel ruolo di una donna sull’orlo di una crisi di nervi! In questo episodio siamo nella casa di un ricchissimo industriale dove il mattatore è Corrado Guzzanti alle prese con il ruolo di un filippino doc tutto truccato e quasi irriconoscibile.
Il film è un anti cine-panettone che mette in evidenza le storture dei Natali passati in famiglia. Sarà campione di incassi come le altre pellicole natalizie? Gli auguro di si.
recensione di Claudia Pignocchi